«Più che preoccupare, ci dobbiamo occupare, a partire dalla campagna per vaccinare i bambini dai 12 anni in su, che è fondamentale per contrastare la pandemia». A parlare è il professor Aldo Morrone, direttore scientifico dell’istituto San Gallicano di Roma, intervenuto a Tagadà per rispondere alle domande dei telespettatori. Oltre a promuovere la vaccinazione, ha parlato delle misure per le scuole: «Ora c’è la possibilità di non isolare una classe intera se un bambino risulta positivo. L’ipotesi è di utilizzare lo stesso sistema degli aerei, dove finiscono in isolamento solo coloro che sono vicini a chi è risultato positivo». È vero che i ragazzi in classe si muovono, ma d’altra parte Aldo Morrone ritiene che sia «sbagliato pensare di mandare in quarantena tutta la classe, non ha senso, anche se non sono vaccinati».



In ogni caso vanno coinvolti nella campagna vaccinale. A tal proposito Aldo Morrone ha lanciato un appello: «Se le persone che hanno maggiore influenza sugli studenti, questi si vaccinerebbero, perché sono più sensibili e hanno il peso maggiore dell’epidemia, nel senso che la pagano di più».

MORRONE SU MASCHERINE E VACCINI DURANTE ALLATTAMENTO

Il professor Aldo Morrone a Tagadà ha commentato anche la questione relativa alla possibilità di fare a meno delle mascherine nelle classi dove tutti sono vaccinati. «Se sono tutti vaccinati non c’è bisogno di usare la mascherina, questo vale anche in classe. Ma è vero pure che se si incontrano altre persone bisogna usarla e rispettare il distanziamento. Se si è vaccinati si fa un uso minore delle mascherine rispetto ai non vaccinati». Per quanto riguarda la vaccinazione durante l’allattamento, si è detto «assolutamente» d’accordo e ha spiegato che CDC, società scientifiche europee e italiane la consigliano. «Non solo non c’è alcun rischio, ma c’è un grosso vantaggio di sicurezza sulla mamma e sul neonato», ha chiarito il direttore scientifico dell’istituto San Gallicano di Roma.



Infine, ha rassicurato gli allergici a rischio di choc anafilattico: «I colleghi che consigliano la somministrazione in presenza di un rianimatore fanno bene, lo si fa sempre, lo si faceva anche in passato. In tutti i centri vaccinali, comunque, ci sono i rianimatori, quindi non serve recarsi in ospedale».

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