Elena Del Pozzo è stata uccisa a coltellate dalla madre, che l’ha poi sepolta in un terreno. Emergono nelle ultime ore i dettagli del terribile omicidio di Mascalucia, grazie al lavoro della Procura di Catania e dei carabinieri, che hanno ricostruito quanto accaduto ieri. Martina Patti denunciando il rapimento avrebbe collegato ciò al comportamento dell’ex compagno, Alessandro Del Pozzo, il quale avrebbe sottovalutato alcuni messaggi minatori arrivati a casa per una rapina ai danni di una gioielleria di Catania per la quale il giovane venne arrestato e poi assolto per non aver commesso il fatto. Ma quando sono state acquisite le immagini di alcune telecamere di videosorveglianza è emersa la discordanza tra quanto raccontato dalla donna e la realtà: non c’erano prove di rapimento da parte di uomini armati. L’interrogatorio andato avanti tutta la notte ha evidenziato un triste quadro familiare. Ha ceduto solo nella tarda mattinata di oggi, dopo che i carabinieri della Sezione Investigazioni Scientifiche hanno iniziato ad eseguire rilievi nella casa in cui risiedeva con la figlia. Messa alle strette dai militari, Martina Patti ha indicato il luogo in cui rinvenire il cadavere della bambina, poi ha confessato l’omicidio, precisato di averlo portato a termine da sola dopo essere andata a prendere la figlia dall’asilo, usando un coltello da cucina e dei sacchi neri per nascondere il corpo nella terra. Il cadavere di Elena Del Pozzo ha evidenziato molteplici ferite da arma da punta e un taglio alla regione cervicale e intrascapolare.
La mamma di Elena Del Pozzo è, quindi, accusata di omicidio premeditato e pluriaggravato e soppressione di cadavere. «Nessuna commozione o segni di pentimento da parte Martina Patti», così gli inquirenti in conferenza stampa. Ci sarebbero «diversi elementi» a far propendere per la premeditazione dell’omicidio della figlia, ma resta ancora oscuro il movente. «L’indagata, la madre della bimba, al momento, ha riferito di aver commesso l’omicidio della figlia in maniera autonoma. Non ha riferito circa il coinvolgimento di altre persone e non ha indicato il movente dell’evento delittuoso», ha dichiarato il comandante provinciale dei carabinieri di Catania, Rino Coppola. Invece Piercarmine Sica, capo reparto operativo dei carabinieri di Catania, ha aggiunto: «Uno dei motivi del gesto ricondurrebbe alla gelosia e al possibile affezionarsi della nuova compagna del marito da parte della bimba». (agg. di Silvana Palazzo)
MAMMA DI ELENA DEL POZZO CONFESSA OMICIDIO DELLA FIGLIA
La madre di Elena Del Pozzo, la bimba del catanese trovata morta in queste ore, avrebbe confessato l’omicidio della figlia. Stando a quanto riferito dalla Procura di Catania, così come riportato dal RaiNews, la donna, una ragazza appena ventenne, avrebbe ammesso le proprie colpe. «Stiamo raccogliendo le sue dichiarazioni confessorie» ha fatto sapere il procuratore etneo. Il luogo del ritrovamento è stato individuato, riferisce sempre RaiNews, grazie alle “pressioni esercitate durante gli interrogatori” dagli investigatori.
Durante la scorsa notte “la madre era stata lungamente sentita” e nel corso di un “lungo interrogatorio le erano state contestate varie incongruenze”, ha aggiunto ancora il procuratore “Stamattina ha fatto ritrovare il cadavere e adesso stiamo raccogliendo le sue dichiarazioni, presumibilmente confessorie”. Il sindaco di Mascalucia, il paese dove la piccola è stata rinvenuta purtroppo senza vita, ha commentato: “Sono sconvolto. Appresa la notizia sono scoppiato in un pianto a dirotto. E’ una notizia di una drammaticità unica che non avremmo mai voluto apprendere”. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
MORTA BIMBA RAPITA NEL CATANESE: TROVATO IL CADAVERE
Ha avuto un esito tragico la vicenda della bimba di 5 anni rapita ieri nel catanese, la piccola Elena Del Pozzo: è morta, così come riferito poco fa dall’edizione online dell’agenzia Ansa. Il corpo della piccola, che era stata rapita in quel di Tremestieri etneo, in provincia di Catania, è stato fatto trovare oggi dalla madre, che è stato in seguito interrogata dagli inquirenti. Pare infatti che la versione fornita dalla stessa sia stata caratterizzata da una serie di contraddizioni, di conseguenza le forze dell’ordine hanno voluto approfondire la vicenda. I carabinieri del comando provincia di Catania, come spiega il Corriere della Sera, si sono recati sul luogo segnalato dalla madre della piccola, una ragazza poco più che ventenne, fatta salire su una civetta dell’Arma, per poi essere nuovamente sottoposta ad interrogatorio.
Durante la scorsa notte, subito dopo la scomparsa della piccola, gli inquirenti avevano sentito a lungo i parenti della piccola, compresi gli zii e i nonni, ma poco fa la svolta, notizia confermata anche dal procuratore di Catania, Carmelo Zuccaro. Le forze dell’ordine hanno acquisito le immagini delle telecamere di sorveglianza della zona, mentre non è stato ancora individuato alcun testimone che avrebbe potuto assistere alla scena.
MORTA BIMBA RAPITA NEL CATANESE: I DUBBI GLI INQUIRENTI
Secondo quanto denunciato dalla mamma, la donna era in auto con la figlia Elena Del Pozzo di cinque anni, quando sarebbe stata fermata da alcuni uomini incappucciati e armati, che le avrebbero appunto sottratto la piccola.
Alla luce degli eventi di queste ore tale ricostruzione dei fatti viene considerata dagli inquirenti molto dubbia, come sottolinea il quotidiano del Corriere della Sera, anche perchè, come detto sopra, la ragazza si sarebbe contraddetta più volte. «Io non li conoscevo. A quanto pare non li conosce nessuno nell’ambito dell’amministrazione comunale — le parole all’agenzia Lapresse del sindaco del di Mascalucia, Vincenzo Magra —. Si tratta di una famiglia che proviene da un altro Comune, quello di San Giovanni la Punta». Numerosi i dubbi in merito ad un possibile rapimento e dopo il ritrovamento del cadavere l’ipotesi potrebbe essere accantonata: attesi aggiornamenti nelle prossime ore.