Cosa è successo a Vivana Delego

Il caso di Viviana Delego, morta dopo il parto gemellare all’Ospedale Perrino di Brindisi, risale al 22 dicembre dello scorso anno. All’epoca dei fatti, suo marito Giacomo Cofano era convinto, in cuor suo, che i medici avessero fatto tutto il necessario per salvare sua moglie, arrivando anche a ringraziarli pubblicamente in diverse occasioni. Tuttavia, la realtà sarebbe stata piuttosto diversa, ovvero che la donna, in preda ad una violenta emorragia, non fu curata perché quel giorno non c’erano né il primario, né la sua vice, mentre il ginecologo di turno non sapeva come trattarla.



Ed oggi il marito della donna morta dopo il parto, Giacomo Cofano, parlando con il Corriere della Sera chiede a grandissima voce giustizia per sua moglie. “Devo fare chiarezza e capire se c’è stato qualcosa che non ha funzionato, non solo negli ultimi cinque giorni ma anche durante la gravidanza. Non è escluso che sia stata trattata con superficialità“, confessa al Corriere, anche se dice che, comunque, erano consci che fosse una gravidanza a rischio. Vuole, insomma, capire cosa sia successo al Perrino per capire, almeno, se ci siano delle colpe nella morte di sua moglie dopo il parto.



Morta dopo il parto: “Farò causa ai responsabili”

“È assolutamente necessario ricostruire gli eventi attraverso le cartelle cliniche”, rimarca il marito della donna morta dopo il parto gemellare, “vorrei che mi assicurassero che siano stati rispettati tutti i protocolli“, perché questo per lui è l’unico modo per “farmene una ragione”. Ha iniziato, con il suo legale Paolo D’Icecco, a presentare “una denuncia contro ignoti, perché aprano un’indagine e verifichino se esistono responsabilità”.

Scoprire della relazione, peraltro citata dallo stesso Corriere della Sera, che parlava di come sia morta sua moglie dopo il parto, confessa, “mi ha profondamente smosso, mi ha tirato fuori la rabbia ed è arrivato il momento che io faccia chiarezza su tutto. Devo mettere a posto tutti i tasselli altrimenti rischio di perdere il controllo”. Della morte di sua moglie dopo il parto, confessa ancora, non ha ancora raccontato tutti i dettagli alla figlia, “ho preso il coraggio e ho usato le sue parole: la mammina non tornerà più a casa e diventerà un angioletto. Ma a 6 anni lei mi incalza e mi chiede: perché è un angioletto? Le ho promesso che le racconterò tutto al momento giusto”.