Si sarebbe tolta la vita dopo essere finita nel tritacarne social perché accusata di aver pubblicato una recensione falsa a difesa di omosessuali e disabili soltanto per fare pubblicità alla sua attività, la pizzeria Le Vignole di Sant’Angelo Lodigiano. Giovanna Pedretti, ristoratrice su cui avevano sollevato sospetti Selvaggia Lucarelli e il compagno. secondo quanto ricostruisce Ansa potrebbe non aver retto alla bufera mediatica innescata dalle ombre sulla vicenda della recensione e potrebbe trattarsi di un suicidio.



“Nessuna gogna”, dichiara l’opinionista Selvaggia Lucarelli che, insieme al fidanzato Lorenzo Biagiarelli (che aveva telefonato alla ristoratrice poche ore fa per “indagare” sulla storia), ha replicato a chi insinua un loro ruolo nell’aver alimentato una presunta esasperazione della donna: “Una persona inventa una storia usando disabili e gay per avere quella popolarità sui social che ormai tutti vogliono – scrive l’opinionista su Instagram poco dopo la notizia del ritrovamento del cadavere di Giovanna Pedretti sulle rive del Lambro –. Lo fa confezionando un commento fatto male, molto ingenuo da un punto di vista tecnico, chiaramente falso al primo sguardo. Tutta la stampa italiana va dietro al primo che dà la notizia senza verificare, tutti la riprendono – prosegue Lucarelli –, la signora diventa l’eroina nazionale, la star del giorno. Qualcuno si prende la briga di fare debunking, qualcuno dice che la notizia che è in home su tutti i giornali è falsa (…). La signora viene trovata morta. Si sta parlando di gogna, ma di fatto non c’era manco stata. Temo quindi che si sappia troppo poco dei pregressi, della storia personale. E i pregressi, drammatici, purtroppo ci sono, ma non è il momento di parlarne“.



Giovanna Pedretti trovata morta, il compagno di Selvaggia Lucarelli le telefonò per indagare sulla presunta falsa recensione

Secondo i sospetti sulla recensione relativa alla pizzeria della ristoratrice Giovanna Pedretti (aveva risposto a un presunto cliente di non tornare più dopo che si sarebbe lamentato di essersi trovato al tavolino vicino a “gay e disabili”), tutto avrebbe un movente di mera pubblicità per l’attività. Il compagno di Selvaggia Lucarelli ha telefonato alla donna poche ore prima della tragedia per investigare sulla questione – non si sa a che titolo, sottolineano decine di utenti dopo il dramma – ed è lui stesso a raccontarlo su Facebook:



La telefonata è durata sei minuti. Le ho chiesto se lo screenshot fosse vero. Mi ha detto che è vero, che ha ‘allargato e messo in evidenza’ la sua risposta (quindi modificandolo). Le ho fatto presente che il font non è lo stesso di Google, da cui dovrebbe provenire la foto, e mi ha risposto che era ‘andata dai carabinieri per tutelarsi su questa cosa e dare la sua versione’. Le ho detto che bastava che mi mandasse lo screenshot originale, ma mi ha detto di averlo cancellato per fare spazio sul telefono ‘perché lo usa anche per fare i menu’. Provo un’altra strada e le chiedo come sia possibile che l’autore di quella recensione, il cui screen è stato pubblicato sulla pagina Facebook del ristorante l’altro ieri con il testo che diceva ’18 ore fa’, sia già tornato al suo ristorante e lei l’abbia riconosciuto e messo alla porta, come dichiarato a alcuni giornalisti. Lei risponde che la recensione in realtà è vecchia, forse di aprile o maggio, e che l’avventore si è ripresentato solo pochi giorni fa, e lei l’ha riconosciuto, anzi, ‘ha avuto la sensazione che fosse lui’, gli era rimasto impresso il viso, ma non è un abituale. È a quel punto che ha deciso di riesumare una recensione di otto mesi prima, che ai tempi non aveva pubblicato ‘per non abbassarsi al suo livello’, postarla su Facebook dopo averla modificata (ingrandendo ed evidenziando la sua risposta), e poi cancellarla definitivamente dal telefono. Le dico che mi sembra strano che cancelli proprio oggi dal telefono una recensione che ha tenuto in archivio addirittura da aprile, lei mi dice che non l’ha cancellata mica oggi, ma mesi prima (?). Le chiedo come abbia fatto a pubblicarla ieri se l’avesse cancellata mesi prima, lei mi dice che deve lavorare e mette giù. Per me finisce qui, a meno che non mi convochino i carabinieri. Finisce qui anche per umana pietà per la signora e per la sua attività, vittima un po’ del proprio goffo tentativo di ribalta ma soprattutto di chi ha trasformato una piccola storia dalla dubbia veridicità in un caso nazionale. (…)“.

Giovanna Pedretti, il corpo ritrovato poche ore dopo l’inizio della bufera tra tv e social

Alla questione della recensione, dopo il lancio di Lorenzo Biagiarelli e della compagna Selvaggia Lucarelli sui social, si era interessato anche il Tg3 che aveva provato a porre alcune domande alla ristoratrice. Interrogativi che restano senza risposta e ora lasciano spazio a una situazione di ben altra gravità. Il corpo di Giovanna Pedretti, secondo quanto riportano le agenzie, sarebbe stato trovato nel pomeriggio di domenica 14 gennaio.

Stando ai primi accertamenti, la donna si sarebbe recata nella zona del Lambro a bordo della sua Fiat Panda e il cadavere sarebbe stato rinvenuto nei pressi del ponte del comune in provincia di Lodi. Sul posto carabinieri e vigili del fuoco, poi raggiunti dal magistrato di turno e dagli uomini della Scientifica. L’automobile della ristoratrice sarebbe sotto sequestro per consentire agli inquirenti i rilievi necessari a far luce sulla morte. Un decesso che, secondo le prime risultanze, sarebbe frutto di un gesto volontario.