Mortal Kombat 11 sta facendo discutere, pare infatti che sarà vietata la vendita in alcuni paesi perché troppo violento. Sicuramente le prime immagini del videogioco ci mostrano eccessi nello spargimento di sangue, cosa a cui però da fin troppo tempo la saga di questo picchiaduro ci ha abituato. Questo ha spinto diversi paesi a fermarne l’uscita, tra cui l’Indonesia. NetherRealm Studios e Warner Bros Interactive Entertainment hanno confermato via Twitter questa voce, perché violerebbe alcune leggi del paese. Attenzione però perché sono diversi gli Stati che hanno chiesto una censura per poterlo mandare in produzione. Al momento però non ci sono motivi per pensare che Mortal Kombat 11 sia vietato in Europa o Nord America con il gioco che da oggi dovrebbe essere disponibile per Pc, Playstation 4, xBox One e Nintendo Switch.



Mortal Kombat 11 è troppo violento? La storia della saga

La possibilità che Mortal Kombat 11 venga vietato perché troppo violento ci dà lo spunto per tornare a parlare di una delle saghe videoludiche di picchiaduro più famose di sempre. Con Street Fighter e Tekken infatti condivide lo scettro di saga più longeva e più apprezzata dal pubblico di tutto il mondo. Il videogame è stato creato da Ed Boon e John Tobias per Midway Games nel 1992. Nei due anni seguenti sono usciti il secondo e terzo capitolo, ma è nel 1997 che cambia tutto quando lo stile si trasforma da 2D in 3D sfruttando anche la tecnologia messa a disposizione dalla Playstation. Da allora la produzione ha rallentato con uscite che si sono mosse dai 4 ai 6 anni tra un capitolo e l’altro. L’ultimo capitolo è uscito nel 2015 col titolo Mortal Kombat X.

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