Nel mese di maggio è stato registrato un drastico calo di morti per coronavirus. Se ad aprile si contavano 13.777 decessi in Italia, nel mese successivo invece ne sono stati registrati 4.014. Il dato emerge dal report Istat-Iss sull’impatto del Covid-19 sulla mortalità. Dal report si evince che dal 20 febbraio al 31 maggio 2020 hanno perso la vita 32.981 persone risultate positive al coronavirus. Di queste, 15.133, quindi il 46 per cento, sono morte entro il 31 marzo 2020, mentre 13.777 nel mese di aprile, quindi il 42 per cento. La percentuale scende al 12% nel mese di maggio visto che ci sono stati 4.014 decessi. Dal costante aggiornamenti dei dati da parte delle Regioni è stato possibile “recuperare” altri 406 decessi avvenuti nel mese di marzo e aprile ma comunicati successivamente alla data del secondo report Istat-Iss. La maggioranza dei decessi per Covid-19 si registra nelle Province a diffusione alta (80%), il 14% invece in quella a diffusione media e il 6% a diffusione bassa. Meno morti a Roma, in aumento a Milano: -13,5% nella Capitale, +7,9% nel capoluogo lombardo. Resta bassa la quota di morti di età inferiore ai 50 anni: corrisponde all’1%. L’età media dei morti Covid-19 è di 80-84 anni, in prevalenza uomini.
MORTALITÀ MAGGIO: ECCESSO PERSISTE IN LOMBARDIA
L’eccesso di mortalità di marzo e aprile si è esaurito a maggio grazie alle misure di prevenzione messe in atto. Tra l’altro i decessi sono addirittura scesi rispetto alla media degli anni precedenti. A livello medio nazionale, infatti, è stato registrato un calo del 2,2% dei decessi contro un incremento del 49,4% di marzo 2020 e del 36,6% di aprile, che sono stati i mesi più drammatici per quanto riguarda l’emergenza coronavirus. Solo nell’area con la più alta diffusione dell’epidemia persiste un lieve eccesso di mortalità. Il primato spetta alla Lombardia, dove il report Istat-Iss registra un eccesso di decessi dell’8,6%, comunque inferiore rispetto all’incredibile incremento del 190% a marzo e del 112% ad aprile. A seguire il Trentino Alto-Adige col 7,1%, ma comunque più basso rispetto al 69% di marzo e al 71% di aprile. A Bergamo, provincia simbolo degli effetti tragici dell’epidemia, i decessi sono inferiori rispetto alla media 2015-2019. L’eccesso di mortalità più accentuato nel mese di maggio 2020 si evidenzia nella provincia di Lecco (20,2%), che però interessata da una importante diminuzione della mortalità rispetto agli incrementi di marzo (185%) e di aprile (129%). Ma ci sono province in cui persiste un eccesso di mortalità: questo è il caso di Varese e Vicenza (circa 11%), Venezia (9%) e Foggia (6%) per quanto riguarda quelle a media diffusione, invece Barletta-Andria-Trani (6%) tra quelle a bassa.