Proseguono le indagini in merito alla morte della 18enne Camilla, la giovane ragazza di Sestri Levante che due giorni fa è deceduta dopo essersi sottoposta al vaccino anti covid di AstraZeneca. Le autorità stanno cercando di capire se l’evento vaccino e quello della morte (per una trombosi del seno cavernoso) siano in qualche modo correlati, nel frattempo è uscito allo scoperto l’avvocato Paone, il legale della famiglia di Camilla, che ha invitato i media a rispettare la privacy dei propri assistiti: “I genitori di Camilla – si legge sul televideo della Rai – confidano nel rispetto del loro dolore e della loro privacy… e la ragazza non aveva alcuna malattia ereditaria“, per poi aggiungere che “non c’è alcun comunicato ufficiale”.
La Procura di Genova sta acquisendo gli elementi utili per valutare complessivamente la situazione, fra cui anche la lettera del Cts, il Comitato tecnico scientifico, rivolta alle regioni, riguardante l’uso dei vaccini e la possibilità di attivare i “vaccination day” per fornire i vaccini a soggetti sopra i 18 anni. Ricordiamo che al momento le accuse sono quelle di omicidio colposo al carico di ignoti e che Camilla si era sottoposta al vaccino una decina di giorni fa, aderendo volontariamente ad un open day organizzato dall’asl di riferimento.
MORTE CAMILLA, PROSEGUONO LE INDAGINI: IL MATERIALE ACQUISITO DAI CARABINIERI
I carabinieri hanno già acquisito tutti i documenti riguardanti l’anamnesi vaccinale, dove si trova il consenso informatico, il questionario pre-vaccino, e la valutazione dei medici, e verrà trasmesso agli inquirenti nella giornata di domani, lunedì.
Acquisite anche le cartelle cliniche riguardanti gli accessi ai pronto soccorso di Lavagna e Genova, che permettono la ricostruzione degli eventi accaduti dai primi sintomi, passando per il ricovero datato 5 giugno, fino al decesso. Si cerca in particolare di capire se siano state fornite indicazioni su patologie pregresse (Camilla era affetta da piastrinopenia) e come queste siano state eventualmente valutate.