La morte di David Rossi resta un caso controverso, un mistero che le indagini non sono state in grado di risolvere. Le stesse indagini hanno destato polemiche e sono finite al centro di inchieste televisive, giornalistiche e persino libri. Era il 6 marzo 2023 quando il capo della comunicazione della banca Monte dei Paschi di Siena venne trovato morto sulla strada su cui si affacciava il suo ufficio in Rocca Salimbeni. Sul fronte giudiziario, il caso è stato archiviato due volte e derubricato a suicidio, mentre una sentenza di primo grado ha rigettato la richiesta di risarcimento nel processo civile intentato contro la banca. Ma molti elementi non sono stati chiariti, tante domande sono ancora senza risposta. Ad esempio, l’autopsia certificò che la morte di David Rossi sopraggiunse pochi minuti dopo la caduta, ma c’è un video che mostra l’agonia del manager sul selciato di vicolo Monte Pio per circa 22 interminabili minuti.



La prima archiviazione, come ricostruito nel libro “Una storia sbagliata. David Rossi & Mps, un mistero italiano” di Pierangelo Maurizio, inviato di Quarto Grado che per cinque anni si è occupato del caso, si basa su orari sbagliati addirittura di mezz’ora in avanti. Peraltro, nel libro si parla anche di errori, sviste, lacune nell’attività di indagine. Ad esempio, ci fu la distruzione di sette fazzolettini macchiati di sangue che potevano avere impronte di terzi. Erano l’unico reperto con tracce biologiche nell’ufficio di David Rossi. Le macchioline di sangue sui fazzoletti coinciderebbero con la ferita sul labbro, non compatibile con la caduta, che sarebbe stata inferta a David durante una colluttazione in un altro locale della banca, secondo l’ipotesi considerata “altamente probabile” dal colonnello dei Ris, Davide Zavattaro.



DAVID ROSSI, PER INDAGINI FU SUICIDIO

La procura di Siena dopo la morte di David Rossi aprì un fascicolo per istigazione al suicidio per condurre le indagini necessarie, ma gli accertamenti fin da subito propesero per il gesto volontario. Anche l’inchiesta successiva venne archiviata come suicidio. Da dieci anni però la famiglia respinge questa ipotesi, anche perché qualche giorno prima di morire, il 19 febbraio, l’ufficio del manager di Mps venne perquisito dalla Guardia di Finanza, su ordine della procura di Siena, nell’ambito di un’indagine sull’acquisizione della Banca Antonveneta che non vide mai indagato l’uomo. Il sospetto della famiglia  di David Rossi è che la sua morte sia intrecciata alle vicende che avevano attraversato all’epoca uno dei principali gruppi bancari italiani, infatti chi lo conosceva parlava di un uomo diverso nelle ultime settimane. Cosa lo inquietava? Le inchieste giornalistiche sollevarono dubbi sulle indagini e accesero i riflettori su diversi scenari, come la vicenda di presunti festini nella zona di Siena.



MORTE DAVID ROSSI: DUE COMMISSIONI PARLAMENTARI

Dove non sono arrivate le indagini, ha provato ad arrivare la Commissione parlamentare di inchiesta sulla morte di David Rossi, col compito infatti di ricostruire puntualmente i fatti, le cause e i motivi che portarono alla sua caduta dalla finestra del proprio ufficio e le eventuali responsabilità di terzi. La prima è stata istituita l’11 marzo 2021 dalla Camera, ma non ha dato i risultati sperati, infatti nel marzo di quest’anno si è arrivati all’istituzione di una nuova commissione. La prima commissione ha disposto una super-perizia che da un lato ribadisce l’ipotesi di un gesto “anticonservativo”, d’altro canto rileva lesioni sul corpo di David Rossi non attribuibili alla caduta. Da qui il sospetto che quelle ferite fossero frutto di una colluttazione prima del volo dalla finestra. I risultati del lavoro della prima commissione vennero trasmessi alle procure competenti, dando adito a nuovi fascicoli come quello della procura di Genova sul sopralluogo dei pm nell’ufficio del manager prima dell’intervento della polizia scientifica. Ma proprio nei giorni scorsi c’è stata l’archiviazione del procedimento per i tre inquirenti in quanto nella loro condotta non è stato ravvisato alcun dolo.

Il Parlamento deve continuare a fare la sua parte affinché questo caso non diventi uno dei tanti misteri giudiziari italiani“, ha dichiarato Walter Rizzetto (Fdi), primo firmatario della proposta per l’istituzione della commissione. “Molte sono le gravi anomalie che hanno segnato le indagini degli inquirenti. Non sappiamo se Rossi si sia buttato, se sia stato spinto, se si sia suicidato ma sappiamo una cosa: poco prima di morire è stato picchiato. Quindi oggi, quantomeno un’ipotesi di istigazione al suicidio potrebbe essere iscritta ma ancora non c’è“, concluse Rizzetto dopo l’approvazione dell’istituzione della seconda commissione.