Storie Italiane torna ad occuparsi del caso di David Rossi dopo l’istituzione di una seconda commissione d’inchiesta: “Meno male direi – le parole del fratello di David Rossi, il professor Ranieri, in diretta tv su Rai Uno – fa piacere, si continua ad indagare ed evidentemente avevamo ragione ad avere dei dubbi. Vorrei ringraziare tutti i giornalisti che se ne sono occupati da subito e che hanno evidenziato falle e pecche di queste indagini”.
“E’ stata l’attenzione mediatica – ha proseguito Ranieri Rossi, fratello di David – che ha fatto si che venissero fuori queste due commissioni. La prima ha dovuto interrompere i suoi lavori per motivi tecnici del governo ora si sono impegnati tutti i parlamentari e ci aspettiamo che finisca il lavoro della prima, mettendo un punto finale a questa questione che è dolorosa per tutti, non solo la famiglia ma tutta Siena, che vuole sapere esattamente come è andata”.
DAVID ROSSI, LE PAROLE DEL FRATELLO RANIERI E DELL’AVVOCATO DI FAMIGLIA
Il fratello di David Rossi ha aggiunto: “La scena del crimine è stata manomessa, si vedeva benissimo, ma ci son voluti 10 anni per capirlo. Nessuno poi dice che ciò sia stato fatto per nascondere qualcosa di proposito, non c’è un complotto. E’ stata comunque una grossa leggerezza che ha influito sulle indagini. E’ stato poi evidenziato che David Rossi è stato picchiato dentro Monte dei Paschi e questo lo sapevamo benissimo, c’erano le foto. E’ stato trovato anche un filmato fondamentale che era stato cancellato: tutte cose su cui la nuova commissione dovrà indagare. Spero che chi indaga si basi solo sui fatti, sulle prove, senza fare voli pindarici”.
L’avvocato Pirani della famiglia David Rossi, ha aggiunto: “David è stato picchiato e poi è caduto dalla finestra. Un dato certo è che quell’aggressione è la causa per cui David è caduto. Dopo 10 anni abbiamo soggetti che sono impuniti e non sono stati identificati perchè l’indagine, lo scrivono le ordinanze, non sono state fatte con l’attenzione dovuta nel momento in cui si doveva farle”. E ancora: “Grazie alla Commissione sono state ascoltate moltissime persone, ma dobbiamo essere obiettivi, ciò che si è perso non potrà più essere recuperato come i fazzolettini di sangue, prova distrutta non più recuperabile”. Il fratello di David Rossi ha poi ripreso la parola: “Mi aveva detto che un amico lo aveva tradito ma non era preoccupato dall’amico quanto dalla situazione che si era creata. I moventi? Possono essere tanti, magari la depressione, delle minacce, magari anche il fatto di essere invischiato in un affare da miliardi e lui voleva parlare con un magistrato. Questa storia – ribadisce – si risolve solo analizzando le prove rimaste”.