La morte di Elena Livigni Gimenez, la ventunenne precipitata dal quarto piano dell’albergo “Torre del mar” di Ibiza nella notte fra mercoledì e giovedì scorsi, seguita poi dal suo ragazzo, Kamil, originario di Casablanca, continua a fare discutere. Tanti, ancora troppo i dubbi sulla sua scomparsa: suicidio, omicidio da parte del fidanzato o, terza ipotesi, un tragico incidente? “Il Corriere della Sera” ha intervistato la mamma della giovane, la professoressa universitaria Maria del Carmen Gimenez Roman, la quale ha parlato degli ultimi messaggi inviati dalla figlia, ricchi di aspettative e di gioia.
A Ibiza Elena avrebbe dovuto andarci l’anno scorso con le amiche, ma era saltato tutto per la pandemia. Invece, ora che aveva terminato la prima sessione di esami all’università, con il suo compagno si era concessa tre giorni di svago. “Mi ripeteva via Skype che con Kamil era felice, voleva assolutamente che andassi a Barcellona per presentarmelo – ha dichiarato la madre –. Si erano fidanzati a febbraio. Grazie a lui, alla sua presenza, la cupezza dei lockdown era ormai un lontano ricordo. Negli ultimi tempi, comunicava anche di più, perché era contenta. Contenta di tutto… Ora quello che è successo ti inchioda a riconsiderare le distanze: il dubbio che possa aver avuto bisogno di aiuto è un’ulteriore devastazione”.
MORTE ELENA LIVIGNI GIMENEZ, IL PAPÀ: “VOLEVA DIVENTARE UN AVVOCATO DI DIRITTO INTERNAZIONALE”
La scomparsa di Elena Livigni Gimenez ha colpito anche il papà Massimiliano, dirigente d’azienda, che, su “Il Corriere della Sera”, ha parlato in questi termini della figlia: “Voleva diventare un avvocato di diritto internazionale e viaggiare anche per lavoro. Uno spirito libero, curioso, intelligente; le piaceva ballare, aveva lo straordinario dono della sintesi e una calligrafia perfetta. Prendeva gli appunti e i compagni di università glieli chiedevano sempre, quei testi facevano il giro dell’ateneo”. Dal 2018 la ragazza viveva a Barcellona per conseguire la laurea doppia in Giurisprudenza e Relazioni internazionali Global governance e parlava quattro lingue correttamente: italiano, inglese, spagnolo e francese. E il suo fidanzato Kamil? Originario del Marocco, si era iscritto presso un’università privata con un’amica di Elena, mediante la quale l’aveva conosciuta. Secondo le ragazze che frequentavano la coppia, lui non era una persona violenta, anzi: era perdutamente innamorata della sua ragazza.