La morte di Federico Tedeschi, avvenuta il 26 novembre 2o17, rimane ancora avvolta da un alone di mistero e nuovi sviluppi potrebbero presto emergere. I fatti: il giovane fu trovato dalla sorella e dalla madre, di ritorno dalla messa, disteso sul pavimento della sua stanza pancia a terra. La mamma, Emanuela, ricorda sulle colonne de “Il Corriere della Sera”, che “l’ho girato e sono rimasta impietrita: aveva il volto tumefatto, un dente mancante, ematomi sul collo, sangue che usciva dalla bocca”. Sul posto giungono il 118 e la polizia, per Federico è ormai troppo tardi: secondo loro a ucciderlo è stato un malore tanto improvviso quanto fatale, ma i genitori del ragazzo non credono a questa versione e sospettano un omicidio.



“Il primo dubbio – prosegue la donna – mi venne appena rientrata, perché la grata e il portone che danno sulla cucina erano aperti. Ero certa di aver chiuso bene. Poi, quando, poco dopo, sentii dottori e infermieri del 118 parlare di infarto, rimasi sbigottita: mio figlio andava in palestra, aveva fatto da poco l’elettrocardiogramma, era in perfetta salute. E poi come si spiegavano i traumi sul viso? Mi fu detto che se li era provocati sbattendo con la bocca contro il mobile tv, ma la scalfitura del legno è sotto il bordo, non sopra”.



MORTE FEDERICO TEDESCHI: MALORE O OMICIDIO?

I dubbi riguardanti la morte di Federico Tedeschi permangono tuttora. Ricordiamo che il pm Roberto Felici nel maggio 2018 chiese l’archiviazione del caso, attenendosi alle conclusioni del proprio consulente, il professor Giulio Sacchetti, secondo cui il decesso era sopraggiunto per “necrosi cardiaca su base ischemica, con infarto acuto del miocardio”. La famiglia del ragazzo, però, non ha smesso di lottare per la verità: “Tre nostri consulenti – spiega mamma Emanuela su ‘Il Corriere della Sera’ – hanno concluso per l’asfissia, quasi certamente causata da compressione del torace e del viso, seguita a un pestaggio. Uno dei tre, anatomopatologo cardiologico di chiara fama internazionale, dopo aver riscontrato ondulazioni nel cuore di Federico, segno che l’organo aveva sofferto, e non frammentazioni, mi ha detto testualmente: ‘Emanuela, parlare di infarto è pura fantasia’”. L’obiettivo, ovviamente, è ora la riapertura dell’inchiesta, dato che la madre di Federico ha scoperto che suo figlio aveva un secondo profilo Facebook a nome Valerio Nettiate, attraverso il quale chattava con personaggi legati a pratiche omosessuali sadomaso. “Il killer va cercato in quel contesto – conclude – ed è bene che la Procura di Roma lo sappia: noi non molleremo”.

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