La famiglia di Giulia Di Sabatino continua la ricerca della verità sulla morte della 19enne. La giovane è stata rinvenuta senza vita su un cavalcavia della A14 a 8 km da Tortoreto, in Abruzzo, la notte del primo settembre 2015 e le forze dell’ordine hanno acceso i riflettori su una presunta festa per il suo compleanno, con tanto di chat Whatsapp fantasma. Come evidenziato da Chi l’ha visto?, gli inquirenti non sono riusciti a ricostruire i contatti tra gli amici di Giulia, ma le dichiarazioni di alcuni ragazzi lasciano dei dubbi, qualcuno parla di questa festa ma altri no.

E un altro fattore che merita un approfondimento è la testimonianza di un camionista che ha riferito una scena singolare vissuta la notte della scomparsa di Giulia, sul cavalcavia della A14 sopra citato: mentre guidava, all’altezza del cavalcavia, ha visto due ragazzi e una ragazza che camminavano lungo l’autostrada. E c’è di più: è certo che la ragazza fosse Giulia Di Sabatino, riconosciuta grazie a una foto. Giulia camminava sull’autostrada? Era lei? E se era lei, chi erano gli altri due ragazzi? Questi gli interrogativi della famiglia, con il padre che lancia un appello: «Io posso capire la paura, ma quando ti rendi conto che i genitori stanno facendo di tutto per arrivare alla verità, un minimo di coscienza potrebbero averla».

GIULIA DI SABATINO, IL CASO PEPPE TOTARO

Chi l’ha visto? ha riportato anche importanti novità sul caso Peppe Totaro, il ragazzo che ha indotto Giulia Di Sabatino e altre tantissime ragazze a posare per foto porno. Peppe, spiega la redazione del programma condotto da Federica Sciarelli, chiedeva foto di minorenni e delle mamme nude. «Lui usava metodi subdoli», ha spiegato la mamma di Giulia. Questa la testimonianza di un’amica della giovane vittima: «Mi ha iniziato a chiedere delle foto nude, in cambio mi dava soldi o vestiti o di portarmi al centro commerciale, cose così insomma. Una volta mi sono fatta una foto erotica e l’ho mandata a lui. Sapevo che queste richieste le faceva a parecchie ragazze, me l’ha detto anche lui».

Gli inquirenti hanno trovato sul pc di Peppe Totaro migliaia di file, video e foto hot, nudi di minorenni ma anche di donne mature. Queste le parole dell’avvocato della famiglia di Giulia Di Sabatino: «Non rimaneva nella sfera dell’indagato ma venivano messe anche sul web, quindi probabilmente con un fine di lucro». Ma c’è di più: prima dell’arrivo delle forze dell’ordine, Totaro ha fatto sparire 134 mila file. Ora l’uomo è a processo, ma l’avvocato ha tenuto a evidenziare: «La Procura di Teramo invia gli atti alla Procura dell’Aquila competente per i reati di pedopornografia e per induzione alla prostituzione minorile. Scelta giusta e opportuna, ma ritengo che questi atti indagine dovessero essere vagliati anche in relazione a questa strana morte».