Dall’ultimo caso di cronaca, il decesso repentino ed inaspettato del consigliere Rai Riccardo Laganà, morto per arresto cardiaco a soli 48 anni, si riaccende il dibattito in merito alla “morte improvvisa” di persone apparentemente sane e giovani, spesso anche sotto i 30 anni. E su un presunto aumento di questi eventi, che qualcuno attribuisce agli effetti avversi dei vaccini Covid. La dottoressa Melania Rizzoli, in un articolo scritto per il quotidiano Libero spiega che “le morti improvvise per cause inspiegabili non esistono“, ma sono sempre frutto di una patologia pregressa che non è stata diagnosticata preventivamente.



Molto probabilmente proprio perchè la persona che ne soffre non presenta sintomi evidenti tali da aver bisogno di visite specialistiche o controlli approfonditi. Il 95% dei casi infatti è causato da attacchi cardiaci, infarti, o problemi vascolari, il che significa che “non è legato al destino“, anzi, in molti casi forse può anche essere prevenuto con un’accurata analisi di alcuni segni che si manifestano solitamente mesi o settimane prima del decesso. Questo come spiega il medico, perchè “il nostro cuore è programmato per battere decenni ininterrottamente, non per arrestarsi all’improvviso“.



Morte improvvisa, ecco perchè “Non è legata al destino, ma a malattie non diagnosticate”

La dottoressa Melania Barone intervenuta con un articolo su Libero per approfondire il fenomeno della “morte improvvisa“, spiega anche quali sono i sintomi vascolari da tenere d’occhio per prevenire questi eventi. Purtroppo spesso vengono sottovalutati o attribuiti allo stress, perchè possono appunto essere causati da vari fattori. Specialmente dagli uomini giovani, che minimizzano segni come stanchezza, dolori muscolari e aritmie, anche quando questi vanno avanti da diverso tempo. Il cuore però non si arresta mai improvvisamente senza un motivo. C’è sempre una patologia che non è stata diagnosticata o curata.



Perchè “il cuore, inteso come muscolo motore, non è muto, non tradisce, non ci accoltella alle spalle, ma parla, avverte, manda campanelli di allarme prima di fermarsi per sempre“.  E conclude sottolineando che “Il 95% dei casi definiti di ‘morte improvvisa’ sono quindi legati al cuore, ed ogni anno in Italia 1.000 persone sotto i 30anni, apparentemente sane, muoiono di arresto cardiaco imprevisto, come prima manifestazione di una patologia purtroppo esistente“.