Il Governo di Joe Biden, come preannunciato alcuni mesi fa, ha diffuso una parte dei documenti segreti relativi alla morte di John Fitzgerald Kennedy. Il trentacinquesimo presidente degli Stati Uniti è stato assassinato nel 1963 con dei colpi di fucile sparati dall’ex marine Lee Harvey Oswald nella città di Dallas, ma ancora molti dettagli sono da chiarire in merito alle responsabilità dell’omicidio.
L’amministrazione americana, come riportato da Avvenire, nelle scorse ore ha pubblicato circa 1.500 pagine di documenti conservati negli Archivi Nazionali su cui finora era stato riposto il sigillo. Gli storici auspicano che le carte possano mettere in luce alcuni aspetti rimasti sconosciuti sulla vicenda. Secondo quanto riferiscono i media locali si tratta di appunti presi da agenti della Cia subito dopo la sparatoria. In totale, ad ogni modo, le pagine che dal 1992 si chiede di desecretare sono 10.000, per cui ancora molte altre ne mancano all’appello. La prossima scadenza è fissata il 15 dicembre 2022, quando i documenti rimanenti verranno sottoposti ad una rigorosa revisione e quindi finalmente pubblicati.
Morte John Fitzgerald Kennedy, diffusi documenti segreti. La pista sovietica
I documenti segreti che sono stati diffusi dall’amministrazione di Joe Biden nelle scorse ore relativamente alla morte di John Fitzgerald Kennedy sembrerebbero rispolverare, in particolare, la cosiddetta pista sovietica. In base ad essi, infatti, due mesi prima dell’assassinio, il killer Lee Harvey Oswald avrebbe incontrato a Città del Messico un agente del Kgb (Comitato per la Sicurezza dello Stato), ovvero la principale agenzia di sicurezza, servizio segreto e polizia segreta russa.
Ci sarebbero inoltre dei documenti che testimoniano di alcune telefonate anonime ricevute dall’ambasciata degli Stati Uniti a Canberra, in Australia, un anno prima della sparatoria, dove la persona sconosciuta che ha chiamato affermerebbe che il governo dell’Unione Sovietica stava tramando per uccidere John Fitzgerald Kennedy. Anche due giorni dopo l’omicidio, in una ulteriore telefonata anonima venne sostenuto che dietro ad esso ci fosse Mosca. La moglie del killer Lee Harvey Oswald, che era russa, viene menzionata in diversi file.