Storie Italiane torna sul caso della povera Larimar, la 15enne di Enna morta forse dopo un suicidio. Ieri mattina la mamma è andata alla scuola della figlia per una commemorazione, mentre nel pomeriggio si è tenuta l’autopsia sul corpo della ragazza e non sono stati rivelati segni di violenza, in ogni caso bisognerà attendere le analisi definitive i cui esiti arriveranno solo fra 90 giorni.
Intanto si continua ad indagare e negli scorsi giorni sembra che vi sia stato un litigio a scuola in quanto Larimar avrebbe avuto un flirt con un ragazzino di un’altra compagna di classe, ma le amiche non confermerebbero questo litigio violento, se mai una discussione con dei toni poco accesi. Eppure la famiglia si dice convinta che qualcosa deve essere successo, anche perchè Larimar si era fatta venire a prendere dai genitori il giorno del suicidio, e sempre lo stesso giorno anche l’amica con cui aveva litigato quel giorno si sarebbe fatta venire a prendere.
MORTE LARIMAR, IL GIALLO DEL VIDEO E IL BIGLIETTINO
L’allenatrice di pallavolo sostiene invece che quel giorno, un’amichetta di Larimar raccontava di immagini compromettenti di lei con un ragazzo, di conseguenza già il giorno stesso della morte si era venuto a conoscenza di queste immagini. Inoltre questa amica non riconosceva la scrittura nel famoso ultimo biglietto lasciato da Larimar prima di morire, ovvero: “Ti amerà anche in un’altra vita”, con la firma “lari”.
I genitori sono ovviamente addolorati e la mamma sta chiedendo da più giorni, a chiunque sappia qualcosa, di parlare, di spiegare cosa sia accaduto, riferendosi molto probabilmente al famoso giorno del suicidio. Sicuramente qualcosa è accaduto visto che la giovane 15enne si è sentita male quel giorno: perchè, cosa è successo? Possibile che si sia uccisa solo per un litigio?
MORTE LARIMAR, TUTTI I MISTERI DI QUESTA VICENDA
Chi la conosceva racconta di una ragazza brillante, serena, e un’amica ha confermato: “Mai mi sarei immaginata una cosa del genere. Mai parlato di una cosa che la preoccupasse, zero, non ho dei messaggi in cui mi dice che sta male, non ho proprio modo di spiegare cosa sia successo”.
E’ probabile che Larimar fosse solo all’apparenza felice mentre dentro nascondesse le sue paure e le sue inquietudini, tipiche dell’età adolescenziale? Al momento non sembra comunque esservi alcun segnale che possa far pensare ad un omicidio, alla luce anche delle prime risultanze dell’autopsia. Bisognerà però capire se qualcuno abbia spinto la povera Larimar al suicidio e in questo caso si potrebbe prefigurare il reato di istigazione al suicidio che comunque, va precisato, non è mai semplice dimostrare. La morte della 15enne fa purtroppo il paio a quella del giovane Leo di Senigallia, coetaneo di Lorimar, che ad ottobre ha preso la pistola del padre e si è sparato: la famiglia accusa la scuola di aver sorvolato sul bullismo.