Che cosa è successo alla giovane Larimar, morta a quindici anni a Piazza Armerina, in provincia di Enna? La ragazza aveva collo, addome e piedi legati con la corda dell’altalena ma le mani libere. Inoltre l’osso cervicale era intatto e le scarpe pulite nonostante si trovasse su un terreno fangoso. A parlare dell’accaduto è Roberta Bruzzone a “Ore 14”: “La modalità è molto anomala e per quanto non serve ci siano convulsioni dopo il decesso, le scarpe pulite in un terreno con del fango, potrebbe significare che lì potrebbe essere arrivata già morta. Per questo potrebbe aver avuto le mani legate. Perché se hai le mani libere, vuol dire che qualcuno te le ha legate”.
Inoltre, secondo la Bruzzone, non ci sono state convulsioni: “Non c’è rilascio degli sfinteri e una serie di aspetti legati a questa attività. È un aspetto anomalo”. Secondo la criminologa, è possibile che Larimar sia arrivata lì “per creare l’effetto della causa di morte compatibile con l’impiccamento incompleto. Ma è davvero inquietante, vuol dire che qualcuno l’ha raggiunta lì magari per avere un chiarimento e potrebbe averle voluto tappare la bocca per sempre. Questo non mi sento di escuderlo”.
Larimar, sequestrati i cellulari degli amici e dei compagni della 15enne
La Procura dei Minorenni di Caltanissetta ha sequestrato i cellulari degli amici e dei compagni di classe di Larimar. Si cercano prove sui rapporti della giovane ragazza, forse spinta verso il suicidio o addirittura uccisa. Tra le ipotesi degli inquirenti c’è quella che la ragazza potrebbe aver avuto paura che venissero diffuse sue foto intime. Inoltre è emerso che Larimar avrebbe avuto una violenta lite con una coetanea la mattina della morte: probabilmente infatti la 15enne avrebbe avuto un rapporto con l’ex di questa ragazza, qualche giorno prima. Il giovane avrebbe ammesso tutto sostenendo di essere stato ubriaco.