Colpo di scena nel caso della morte di Teodosio Losito, il produttore e sceneggiatore tv che si sarebbe tolto la vita l’8 gennaio 2019. Nell’inchiesta della procura di Roma adesso c’è un primo indagato: Alberto Tarallo. Si tratta del compagno di Losito, nonché fondatore della società di produzione Ares per la quale il produttore suicida ha realizzato le maggiori fiction per il piccolo schermo. A darne notizia oggi è l’agenzia di stampa Ansa. Da tempo la procura di Roma stava procedendo con l’indagine sulla morte di Teodosio Losito ma, come spiega l’Ansa, l’accelerazione nel procedimento che ha portato all’iscrizione del nome di Tarallo nel registro degli indagati è coincisa con l’acquisizione a Zagarolo, presso l’abitazione del produttore, di materiale documentale nella sua disponibilità da parte della Guardia di Finanza.
L’indagine è a cura del sostituto procuratore Carlo Villani che sta procedendo per istigazione al suicidio e sarebbe nata dopo le dichiarazioni di due ex concorrenti dell’ultima edizione del Grande Fratello Vip, Rosalinda Cannavò e Massimiliano Morra, i quali durante una loro conversazione avevano fatto riferimento alla morte di Losito parlando anche dell’esistenza di una presunta setta segreta.
CASO LOSITO, ALBERTO TARALLO INDAGATO PER ISTIGAZIONE AL SUICIDIO
Nelle ultime settimane a piazzale Clodio, sede della procura romana, hanno sfilato numerosi volti noti, in gran parte attori vip appartenenti all’Ares, sentiti come persone informate dei fatti. Tra i primi proprio i due ex gieffini che diedero il via, con le loro dichiarazioni, all’inchiesta. L’ultima in ordine di convocazione, come ricorda l’Ansa, fu l’attrice Manuela Arcuri che anche lei in passato ha lavorato con Losito e Tarallo. Dopo le parole della Cannavò e di Morra, i familiari di Losito decisero di depositare un esposto ai magistrati al fine di fare chiarezza sui motivi della morte di Teodosio. Da qui le numerose convocazioni in procura che hanno visto protagonisti, tra gli altri, anche Gabriel Garko, Teresa De Sio, Nancy Brilli, Eva Grimaldi e perfino Barbara d’Urso, dopo che la conduttrice affrontò il cosiddetto Ares Gate nelle sue trasmissioni. Gli inquirenti hanno tentato di far luce sul tipo di rapporto di lavoro che si instaurava con la società di produzione. Alberto Tarallo aveva espresso la sua volontà ad essere ascoltato dal pm, cosa che potrebbe accadere nelle prossime settimane ma adesso nei panni di indagato.