«Ora va pagato il più grande risarcimento danni mai calcolato nella storia»: non usa mezzi termini l’avvocato Angelo Pisani dopo le ultime novità sulla morte di Diego Maradona. Il legale del Pibe de Oro ha spiegato: «La morte di Diego Armando Maradona poteva essere evitata ma, fingendo di assisterlo senza curarlo per le patologie necessarie e pensando che potesse valere più da morto che da vivo, falsi amici e medici traditori lo hanno abbandonato e lasciato morire, come si evince ora anche dalla perizia medica disposta dai giudici che indagano sulla morte del ‘Pibe de oro», riporta il Corriere dello Sport.



Angelo Pisani ha poi aggiunto: «La commissione medica incaricata dai procuratori Laura Capra, Cosme Irribarren e Patricio Ferrari, coordinati dal procuratore generale John Broyard si è riunita nove volte in questi mesi. Nella relazione si evidenzierebbe che la morte di Maradona era evitabile e che c’è’ stata negligenza e mancanza di professionalità da parte di chi aveva il ruolo di assisterlo. Dalla relazione medico legale si evince che proprio da chi aveva la responsabilità non è stato fatto nulla per assistere e curare Maradona». (Aggiornamento di MB)



MORTE MARADONA, I MEDICI RISCHIANO OMICIDIO COLPOSO

La morte di Diego Armando Maradona potrebbe essere avvenuta per negligenza: la perizia medica, effettuata dalla commissione ordinata dalla magistratura, ha portato alla luce il possibile coinvolgimento di Leopoldo Luque (neurochirurgo) e Augustina Cosachov (psichiatra) che hanno avuto in cura il Pibe de Oro nell’ultimo periodo della sua vita. Il figlio Hugo lo aveva detto: settimana prossima sapremo. Così sembra essere: come riportano i media, nella relazione post-perizia si legge che nella morte di Maradona hanno inciso “in maniera decisiva omissioni di soccorso e una generale negligenza nel trattamento e nelle cure riservate al paziente”.



La parola chiave è appunto negligenza: i due medici – ma le colpe potrebbero essere estese ad altre persone – non avrebbero fatto il possibile per salvare la vita di Maradona, scomparso come ricordiamo alla fine dello scorso novembre (poco dopo aver compiuto 60 anni). Responsabili della salute del Diez, Luque e Cosachov possono essere incriminati per omicidio colposo; intanto, vale la pena riferire che la perizia ha confermato l’arresto cardio-respiratorio (dovuto a grave insufficienza cardiaca), un edema polmonare e un’acuta cirrosi come cause della morte.

LE RESPONSABILITÀ DEI MEDICI

Le accuse mosse ai medici nella morte di Diego Armando Maradona dunque sarebbero quelle di aver ignorato le patologie dell’ex campione argentino: nella perizia si parla di una “situazione totalmente fuori controllo, e questo comprende la totale mancanza della strumentazione minima richiesta in casi come questo, e il fatto che la sistemazione predisposta per Maradona fosse inadeguata. Inoltre, negli ultimi giorni di vita ci sarebbe stata “assenza di assistenza medica”: un quadro sconvolgente, fortificato da alcune testimonianze da parte di personale sanitario e guardie del corpo che avrebbero sottolineato la noncuranza dei due medici. “Atteggiamenti condannabili e contrari all’etica professionale riporta la perizia; adesso la magistratura attenderà le repliche dei periti di parte, che potrebbero presentare un’altra versione dei fatti; al momento questo è quanto, dunque sembra che i familiari di Maradona avessero ragione nel parlare della morte del Pibe de Oro come di un fatto che si sarebbe potuto evitare, almeno qualche mese fa.