A Storie Italiane si torna a parlare della morte del grande Diego Armando Maradona, deceduto lo scorso novembre 2020, esattamente 4 mesi fa, e il cui decesso sta facendo discutere in quanto pare vi siano state delle gravi mancanze assistenziali da parte delle persone che avrebbero dovuto invece prendersi cura del Pibe de Oro. Oggi il programma di Rai Uno condotto da Eleonora Daniele ha intervistato Hugo Maradona, il fratello dell’ex stella del Napoli e del Barcellona, che ha spiegato: “Vogliamo la verità, domani saranno 4 mesi dalla sua morte, lo ricorderò come l’ho ricordato sempre, con tutto l’amore”.
“Il dottore Leopoldo Luque (fra gli indagati ndr) – ha proseguito il fratello di Maradona – sembra poco professionale ma anche tutti quelli che stavano attorno a Diego, che dicevano che gli volevano bene e che lo volevano guarire. Fa male ascoltare un professionista così, come se volesse lavarsi le mani. Questo fa male ma penso che la giustizia abbia abbastanza prove per fare qualcosa che si faccia giustizia per la morte di mio fratello”.
MORTE MARADONA, IL FRATELLO HUGO: “NON LO VEDEVO DA DUE ANNI E MEZZO…”
“L’avevo sentito tre giorni prima che morisse – ha proseguito Hugo Maradona, il fratello di Diego – stava bene, era tranquillo, era stato dopo l’operazione alla testa e mi sembrava tranquillo. Nessuno si aspettava la sua morte così in fretta perchè l’avevo sentito bene”. Eleonora Daniele chiede quindi a Hugo se mai si sarebbe immaginato questa “non cura” delle persone che stavano attorno a Diego: “Io sto a Napoli, non lo vedevo da due anni e mezzo, gli ultimi due anni e mezzo non so cosa sia successo. Quando ero andato a trovarlo eravamo tranquilli, stava bene. Non so cosa sia successo. Ripeto, si faccia giustizia e quelli che devono pagare paghino. Questo audio l’ho ascoltato – ha proseguito Hugo parlando della chiamata ai soccorsi da parte di Leopoldo Luque nella quale il medico non ha fatto il nome di Maradona – e io mi son chiesto perchè non ha fatto il nome di mio fratello. E poi se sapeva di un problema cardiorespiratorio, perchè non ha chiesto aiuto più urgente. Sono cose che col tempo si scopriranno, quando i giudici parleranno”. Sull’eredità: “Conosco bene mio fratello, non ha mai pensato ai soldi e ha aiutato tutti, era sempre a disposizione. Dopo la morte, appena il corpo era tiepido, già stavano litigando per i soldi, sono cose che fanno male ma ognuno la pensa come vuole. Chi litigava? Gli eredi, io non voglio niente, non è giusto pretendere qualcosa dopo tutto quello che mi ha dato in vita”. In collegamento anche l’avvocato Pisani, storico legale in Italia di Maradona: “Lui doveva essere assistito e pagava anche fior fior di quattrini, ma invece non l’hanno fatto, e la famiglia ma anche il mondo intero, ha il diritto di sapere la verità”.