Nuovo colpo di scena nel caso della morte di Maradona. Il decesso del Pibe de Oro rappresenta un vero e proprio giallo, la famiglia del campione argentino è pronta a dare battaglia. Come riporta Storie Italiane, i magistrati puntano il dito contro Maximiliano Trimarchi, autista di Maradona e membro di Sattvica, società di Morla, cerchio magico intorno all’ex Napoli che lo ha isolato da tutti.
«Ha dichiarato il falso», questa l’accusa delle autorità: Trimarchi infatti diceva di non trovarsi sul luogo del decesso di Maradona, ma le celle telefoniche e le telecamere lo smentiscono. In queste ore potrebbe finire nel registro degli indagati: pm ha disposto perquisizione nella sua abitazione in seguito alla quale sono stati sequestrati cellulari, dispositivi e pc.
MORTE MARADONA, GLI ULTIMI AGGIORNAMENTI
«Sta venendo fuori questo organigramma che è molto difficile da digerire», spiega l’avvocato Pisani a Storie Italiane. «Trimarchi era un membro della società che gestiva Maradona, secondo noi un socio di una società importante non era solo un autista: era l’uomo di Morla che accompagnava Diego», ha aggiunto il legale del Pibe de Oro intervenuto ai microfoni di Storie Italiane.
A proposito del tanto chiacchierato container, caso scoppiato subito dopo la morte di Maradona, Pisani a evidenziato: «Il container ancora non è stato aperto, pare che ci sia una disponibilità ad aprirlo. Le fotografie risalgono a quando il container è stato riempito, sono stati fotografati tutti i reperti ed è stato fatto un rendiconto del contenuto. Il container è oggetto di un processo pendente delle figlie di Maradona contro Morla. Non riguarda l’eredità, ma i rapporti intercorsi precedentemente e una denuncia di calunnia nei confronti di Morla. Abbiamo dei messaggi di Dalma in cui diceva a Morla “ci vediamo in tribunale”».