La morte di Sandro Tognatti, il prof di musica 57enne di Biella, deceduto lo scorso maggio dopo la prima dose di AstraZeneca, non è correlata alla vaccinazione. A stabilirlo in via ufficiale è stata la procura locale, spiegando che “Nessuna causalità col vaccino”. Già l’autopsia aveva fatto in qualche modo chiarezza sul decesso del povero docente, spiegando che il prof era morto a seguito di un problema cardiaco non diagnosticato in tempo per via della sua “particolarità”. Ora arriva la definitiva parola fine sulla vicenda, con il procuratore che ha spiegato che non esiste alcuna causalità “giuridicamente rilevante” fra la somministrazione del vaccino AstraZeneca e l’evento morte dell’insegnante.



Nella consulenza tecnica legale viene specificato che “è stato accertato che Tognatti versava in una condizione patologica pregressa, denominata cardiomiopatia aritmogena del ventricolo destro, difficilmente rilevabile mediante esami radiologici. Pertanto, per effetto della vaccinazione e delle condizioni pregresse in cui il soggetto versava, l’elevato stato febbrile (che costituisce reazione comune alla somministrazione del vaccino) ha rivestito un ruolo di evento scatenante idoneo a causare un arresto cardiaco successivo ad aritmia (non prevedibile)”.



MORTE PROF BIELLA NON LEGATA AD ASTRAZENECA: “COLLEGATA A CONDIZIONE PATOLOGICA AL CUORE”

Come scrive il procuratore Teresa Angela Camelio, la causa della morte “è correlata in modo diretto ad una preesistente condizione patologica del miocardio (in soggetto apparentemente sano e lievemente iperteso) non conosciuta né conoscibile in assenza di precedenti patologici clinicamente evidenti e non rilevabile in sede anamnestica”. E’ stato inoltre accertato che il vaccino di AstraZeneca somministrato sia stato conservato correttamente, spazzando via ogni dubbio.

Sandro Tognatti era deceduto lo scorso mese di maggio, e la Procura di Biella aveva quindi aperto un’inchiesta dopo la denuncia della famiglia della vittima. Nel biellese c’erano stati già due decessi “sospetti” (poi chiariti), nelle precedenti settimane. Alla luce di questi eventi, si conferma ancora una volta la sicurezza dei vaccini anti-covid, e la quasi totalità dei presunti eventi morte ad essi associati si sono poi rivelati infondati.