“LONDON BRIDGE IS DOWN”: LA REGINA ELISABETTA È MORTO, COSA STA SUCCEDENDO ORA
“London Bridge is down”: quello che sembrava essere impossibile è avvenuto, la Regina Elisabetta II d’Inghilterra è morta questo pomeriggio nel Castello di Balmoral, nella sua residenza in Scozia. La fine di un’era dopo 71 anni di regno con al trono l’immediata successione di Re Carlo II d’Inghilterra: le operazioni scattate all’unisono – e svelate dal Guardian ormai dal 2017 – sono denominate appunto “London Bridge” e “Operation Unicorn”, quest’ultimo legato alla possibilità (poi effettivamente avvenuta) che la morte della Regina Elisabetta fosse avvenuta mentre si trovava in Scozia e non nel consueto Buckingham Palace.
«La morte della mia amata madre, sua maestà la Regina, è un momento di grande tristezza per me e tutti i membri della mia famiglia. Piangiamo profondamente la scomparsa di un caro sovrano e di un’amata madre. So che la sua perdita sarà percepita profondamente in tutto il Paese, il Regno e il Commonwealth, e da innumerevoli persone in tutto il mondo. E’ di conforto la consapevolezza dell’affetto e del rispetto provato per la regina»: sono queste le prime parole di Re Carlo III davanti alla morte della madre Elisabetta II, accompagnata stando al capezzale da stamattina assieme alla moglie Camilla e ai figli William e Harry. Il piano “London Bridge” fu messo a punto per gestire il difficile trapasso della monarca anni fa: per Giorgio VI il piano fu”Hyde Park Corner”, per la Regina Madre Elizabeth”Tay Bridge”, poi usato anche per Lady Diana). Stando a quanto si apprende nel protocollo London Bridge, la frase che annuncerà la morte della Regina Elisabetta è “London Bridge is down”, “Il ponte di Londra è caduto”. Così è avvenuto e in quello stesso protocollo erano indicati nel dettaglio tutte le misure da mettere in atto dalla malattia di Elisabetta fino alla fase terminale, quando il medico personale ha avuto accesso alla sua stanza per redigere i bollettini e tenere i contatti con l’esterno. Dopo reali e governo britannico, la drammatica notizia è stata diffusa dal Global Response Centre del Foreign Office ai 14 governi che riconoscono la regina come Capo di Stato e di seguito ad altri 36 Paesi membri del Commonwealth.
MORTE REGINA ELISABETTA IN SCOZIA: È SCATTATO IL PIANO “OPERATION UNICORN”. COSA SIGNIFICA E COSA SUCCEDE
Nel protocollo “London Bridge”, viene poi indicato – ed è già in atto questo punto – che tutti i siti ufficiali del Governo britannico e gli account social sono oscurati, non saranno aggiornati e “non potranno ritwittare nulla, mostrando foto profilo nere”. L’omaggio alle spoglie di Elisabetta II dopo la sua morte sarà consentito 23 ore al giorno per 72 ore consecutive, con visite in fasce orarie e biglietti speciali per i vip. Il lutto durerà per dieci giorni finchè avranno luogo i funerali . È stato già appeso un dispaccio ai cancelli di Buckingham Palace da un servitore della Corona vestito a lutto. Il Paese intero è stato in ansia fin dal mattino con le notizie di aggravamento delle condizioni di salute della Regina Elisabetta, fino all’annuncio della morte avvenuto alle ore 19.30 in Italia.
La particolarità di quanto avvenuto in queste convulse ore per la morte della Regina Elisabetta – in cui si sta raccontando la storia di una regnante che ha passato tutte le ere al trono dal Dopoguerra fino alla Brexit, fino al cambio di Governo giusto due giorni fa con la visita della neo-Premier Liz Truss – è sottolineato dalla messa in pratica di un altro piano, il cosiddetto “Operation Unicorn”. Tale protocollo era stato stilato nell’eventualità che la morte della Regina Elisabetta fosse avvenuta in Scozia, dove in effetti si trovava da settimana nella sua dimora di Balmoral: tale procedura svelata nel 2019, consiste nell’instaurazione del lutto nazionale per i 10 giorni, indicazione esattamente contenuta anche nell’operazione’London Bridge’. Poi, secondo i dettagli emersi – ma mai confermati ufficialmente – la salma della Regina Elisabetta dovrebbe venire esposta prima all’Holyrood Palace e poi alla Cattedrale di St Giles. Solo successivamente le spoglie della Regina di Windsor saranno trasferite in Londra, tramite il treno reale dalla stazione di Waverley. Il piano invece per la nomina immediata del nuovo re è denominato “Spring Tide” e ha già portato all’annuncio di Re Carlo II d’Inghilterra nuovo sovrano dopo la morte dell’amata regina madre. Il nuovo sovrano del Regno Unito sarà appunto noto con il nome di re Carlo III: lo ha confermato Clarence House dopo che la premier britannica Liz Truss lo aveva chiamato così nel suo discorso alla nazione in seguito alla morte della regina Elisabetta II.
A statement from His Majesty The King: pic.twitter.com/AnBiyZCher
— The Royal Family (@RoyalFamily) September 8, 2022