La morte della giovane Sabrina Beccalli, avvenuta nell’agosto dello scorso anno a casa di Alessandro Pasini, suo amico, è stata al centro dell’ultima puntata di Lombardia Nera, la trasmissione in onda su Antenna 3. L’uomo, dopo essere stato arrestato e processato per omicidio. Pasini disse sempre di non averla uccisa; la morte di Sabrina sarebbe avvenuta secondo la sua versione per overdose. Preso dal panico avrebbe portato il corpo nell’auto della ragazza, dandogli fuoco. Quel corpo fu scambiato per la carcassa di un cane e mandato all’inceneritore.



Di recente Alessandro Pasini è stato assolto dall’accusa di omicidio e condannato solo per la distruzione del cadavere dal momento che non vi era la prova del delitto. L’avvocato Antonio Andronico, legale di parte civile si è detto esterrefatto dopo la sentenza, in attesa delle motivazioni. A distanza di alcuni giorni dalla clamorosa sentenza, il fratello di Sabrina, Gregorio Beccalli, ha commentato: “Cosa penso? E’ una sentenza per noi assurda, ingiusta, anche perché le prove ci sono, quindi una sentenza del genere ci ha fatto veramente male”. Gregorio ha spiegato di essere rimasto sorpreso: “Tutte le prove che sono state trovate, dal sangue in casa, dalle ossa, dalla mandibola rotta, dalla tibia spezzata, dei quattro capi di imputazione sono stati presi quelli meno gravi”, ha aggiunto l’uomo, riferendosi all’incendio dell’auto ed all’occultamento do cadavere.



Morte Sabrina Beccalli: la rabbia del fratello Gregorio

Gregorio, fratello di Sabrina Beccalli, ha ripercorso le tappe dolorose della scomparsa della donna, aggiungendo: “Mia sorella, come abbiamo sempre detto noi familiari, è stata ammazzata due volte. Una in casa, perché lei è morta in casa e poi dagli stesi veterinari”. Il riferimento è allo scambio del corpo della donna per i resti di un cane poi smaltiti immediatamente.

Presente in studio anche l’avvocato Andronico ha aggiunto: “Purtroppo le prime ore sono state determinanti. Noi ancora non sappiamo cosa scriverà la sentenza – le motivazioni sono attese per fine gennaio – ma le prime ore, i primi momenti quando avviene il fatto, andavano assicurate le fonti di prova”. Il consulente, generale Garofano, trovò tracce di sangue nell’appartamento di Pasini: “Quell’appartamento è pieno di schizzi, di proiezioni ematiche, in particolare nel ripostiglio e nel corridoio”, ha confermato il legale, secondo il quale sarebbero state trovate macchie di sangue di Sabrina e segni di tentata pulizia. Eppure secondo il giudice non ci sarebbe stato alcun delitto, come evidenziato nella sentenza. Anche la sorella di Sabrina ha reagito duramente a questa singolare sentenza. “E’ una reazione comprensibile, aspettavamo veramente giustizia ma purtroppo non c’è stata”, ha commentato il fratello Gregorio.