Storie Italiane torna ad occuparsi del caso di Sara Scimmi, la giovane ragazza morta sette anni fa dopo essere stata investita in quel di Castel Fiorentino, in provincia di Firenze. La famiglia è convinta che la vicenda non sia stata chiarita fino in fondo, dicendosi certa che la loro figlia stesse scappando da qualcuno dopo una notte in discoteca, forse un tentativo di violenza sessuale. Tanti gli elementi che non tornano sulla morte di Sara Scimmi: “Ci sono molti misteri – denuncia il papà della vittima a Storie Italiane – le testimonianze dei ragazzi non corrispondo fra di loro, ci sono delle incongruenze che nessuno ha mai portato alla luce”.



“Queste testimonianze vanno approfondite, era emerso che Sara fosse in macchina con un amico ma in realtà lei ha chiamato colui che stava guidando l’auto, quindi c’è qualcosa che non va”. Così la mamma: “Prima che accadesse il tutto è passata una macchina ed ha visto che questa ragazza aveva le mani alzate come a chiedere aiuto, ma nessuno ha chiamato i soccorsi. Sara è stata inoltre ritrovata senza anello e l’orologio, e aveva anche la scarpa slacciata”.



MORTE SARA SCIMMI, LA MAMMA: “QUALCUNO L’HA CARICATA”

La mamma di Sara Scimmi ha aggiunto: “Qualcuno secondo me l’ha presa in macchina e ci sarebbe stata una violenza. Lei aveva il femore rotto, probabilmente nello scappare da qualcuno è caduta a terra”, poi dopo sarebbe arrivato un tir che l’avrebbe centrata in pieno, uccidendola. Una vicenda che ricordiamo, va avanti dal 2017 e che fino ad oggi è pervasa dai misteri.

Anche Giulia, la sorella di Sara Scimmi, continua a lottare per scoprire la verità: “Le indagini non sono andate avanti, noi a sette anni di distanza siamo ancora a chiedere le indagini sull’auto che passa pochi istanti prima dell’incidente. Lei al momento dell’investimento era già a terra, e poi è arrivato il camion che le è passata sopra, finendo con la ruota sulla sua testa”.



MORTE SARA SCIMMI, GLI INTERROGATIVI DELLA SORELLA GIULIA

La sorella di Sara Scimmi aggiunge, sottolineando le lacune a suo modo di vedere delle indagini: “Le celle telefoniche non sono state analizzate, i testimoni non hanno dichiarato delle cose vere, chi ha detto che era con Sara in realtà non lo era quella sera. Se alla fine le prove indiziariee non portano ad incolpare nessuno è un conto, ma se queste prove non vengono analizzate non si scoprirà mai la verità”.

Tra l’altro c’è una dichiarazione di una ragazza che era presente quella sera e che aveva visto Sara Scimmi discutere con qualcuno, un ragazzo molto altro: che stesse scappando proprio da lui? Storie Italiane ha parlato anche con un testimone che ha visto la giovane purtroppo a terra già morta: “Era a faccia interra, mancava una scarpa, non c’era nessuno, il camion era già passato qualche minuto prima. La scarpa slacciata? Sembrerebbe una cosa successa prima, anche la posizione, lei era diagonale sulla strada, se fosse stata in piedi non l’avremmo ritrovata così”.