Storie Italiane ha dedicato stamane ampio spazio al caso di Stefania Rota, una donna di 62 anni trovata senza vita in casa in quel di Mapello, cittadina della provincia di Bergamo. Inizialmente si pensava ad un decesso naturale ma alcuni elementi hanno spinto gli inquirenti a battere anche altre strade, a cominciare da quella dell’omicidio. Il vicino di casa di Stefania Rota, parlando con Rai Uno, ha spiegato: “Non mi risulta che mettesse lì la macchina – ha detto riferendosi all’auto di Stefania parcheggiata in un posto insolito – ha uno spazio davanti a casa dove metterla. Noi ci siamo accorti dell’assenza e abbiamo avvisato i cugini veri, i parenti più stretti”.



“Era già un po’ che non la vedevamo – ha continuato il vicino di casa di Stefania Rota – si era notato che non la si vedeva più uscire in macchina ne sul terrazzo di casa quindi abbiamo avvisato. Capitava che si allontanasse con il suo lavoro, ma due o tre settimane di assenza mi è parso strano. Io avevo provato a suonare al campanello e quindi mi sono preoccupato, ho avvisato i parenti e loro si sono mossi”.



STEFANIA ROTA, ALESSI: “LE HANNO RUBATO IL TELEFONINO E POI HA USATO L’AUTO”

Roberto Alessi, parlando del caso di Stefania Rota, aggiunge: “Sembrerebbe un omicidio volontario, è stata aggredita in casa, uccisa, e poi le han rubato borsa e telefonino e il killer ha usato per alcuni giorni l’automobile. Testimoni hanno visto spostarsi l’auto, un giorno c’era e un giorno no. Hanno anche notato che un giorno l’auto aveva il finestrino abbassato e un altro giorno no, sembra che qualcuno l’abbia usata”.

Quindi Roberto Alessi ha proseguito: “Un cugino l’ha vista l’ultima volta il 3 marzo poi il 21 aprile è scattato l’allarme. Qualcuno ha sorpreso Stefania Rota in casa e poi l’ha aggredita – ha ribadito – e ha rubato il telefonino e la borsa. Evidentemente è una persona che vive ai margini, nell’auto sono state trovate delle tracce ematiche, poi l’auto era disordinata mentre solitamente la signora era ordinatissima e c’era anche un maglione che non apparteneva a lei. Io credo ad un senza dimora, sottolineo comunque che solo è un’ipotesi, non ci sono però tracce di scasso”.