Fabrizio Pregliasco prevede un possibile aumento delle morti da Coronavirus, secondo quanto ha spiegato nel corso della sua intervista all’Adnkronos Salute. Pregliasco, virologo e docente all’Università Statale di Milano, sostiene che “siamo probabilmente arrivati nella fase di picco” di questa ondata estiva di Coronavirus, che segna la diffusione principalmente della sottovariante Omicron 5, facendo registrare un aumento dei contagi che finora si era verificato soltanto nella stagione più fredda.



Secondo Pregliasco, i dati relativi ai contagi da Covid hanno un aspetto incoraggiante perché mostrano come “nell’ultima settimana abbiamo registrato un -7,5% dei casi“, mentre la situazione sembra meno ottimista se si guarda alle cifre relative ai decessi. Infatti, il virologo sottolinea che “ormai lo abbiamo imparato: purtroppo i parametri relativi agli aspetti più pesanti della malattia sono l’eredità delle settimane precedenti“. Per questo motivo, i numeri relativi ai decessi saranno gli ultimi a ridursi.



L’allarme e le parole di Pregliasco: quando arriverà il calo della nuova ondata

Il virologo Fabrizio Pregliasco prevede, per l’andamento dei dati sui decessi da Coronavirus, che “ci si dovrà aspettare ancora un incremento dei morti”, spiegando inoltre che “prima di assistere a un calo vero, dovranno passare 2 o 3 settimane”. Il numero di morti che si è registrato nel bollettino Covid di ieri segna infatti un record che non si era più raggiunto dal mese di marzo 2022, con 176 decessi in tutta Italia.

Il bollettino della giornata di ieri, martedì 19 luglio, segna anche un aumento dei ricoveri nei reparti ospedalieri, che sono saliti a 127 pazienti in più. Al contempo, però, l’occupazione delle terapie intensive si è alleggerita di 4 pazienti. In totale, nella giornata di ieri sono stati individuati 120.683 nuovi casi di positività al Coronavirus. Il tasso di positività si è quindi attestato al 23,2%, a fronte di 519.284 tamponi processati tra molecolari e antigenici. Rispetto al 18 luglio, questa percentuale fa registrare un aumento dello 0,2% nel tasso di positività.