Anche all’ufficio stampa dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) furono nascosti i dati relativi ai morti dopo la vaccinazione Covid. A svelare il retroscena è Fuori dal Coro, che ha aggiunto un nuovo tassello alla sua inchiesta da cui emerge che sarebbero stati nascosti dati e informazioni rilevanti. Il motivo non è noto, del resto non si è opposto nessuno dei vertici. Eppure c’è un documento del 2 gennaio 2021, quando la campagna vaccinale era iniziata da una settimana, in cui l’Oms chiede a tutte le nazioni che hanno avviato le somministrazioni dei vaccini Covid di far «sapere casi di anafilassi relativamente al vaccino Pfizer», scrivono gli esperti dell’Aifa dopo la lettera ricevuta.



Erano arrivate segnalazioni di gravi casi di reazioni allergiche ai vaccini, che vengono chiamate anafilassi, in Gran Bretagna e negli Stati Uniti, quindi l’Oms voleva conoscere i dati per capire l’entità del problema, sorto a distanza di poco tempo dall’inizio della campagna vaccinale. Anziché preoccuparsi delle informazioni da dare, l’Aifa si sarebbe interrogata sul tono: «Fateci sapere quale debba essere il tenore della risposta», la richiesta di un funzionario. Dopo uno scambio di pareri, arriva la decisione: «Potremmo citare solo un caso, senza dare troppi dettagli». Dunque, c’era un caso di grave reazione allergica in Italia ad una settimana dall’inizio della campagna vaccinale, ma i vertici dell’Aifa non erano preoccupati, anzi pare volessero trovare un modo per negare i dati anche all’Oms.



VACCINI COVID E AIFA, LE SEGNALAZIONI MANCATE

Ma non è finita qui, perché altri documenti svelati da Fuori dal Coro evidenziano la volontà di nascondere i dati anche all’interno della stessa Aifa. Il 16 febbraio 2021, una giornalista esperta in campo medico ha mandato una serie di domande all’ufficio stampa dell’Aifa riguardo i 13 morti dopo vaccini Covid riportati nel primo rapporto di sicurezza. Voleva sapere se erano stati eseguiti accertamenti per stabilire le cause dei decessi. L’addetta dell’ufficio stampa dell’Aifa si è quindi rivolta all’interno, beccandosi il rimprovero di Anna Rosa Marra dell’Aifa: «Questa ragazza mi sa che non sta molto bene con la testa!!! Ovviamente nessuno le fornisca risposta, per favore».



Arriviamo al 21 settembre 2021, con la Danimarca che si accorse dei casi di una malattia considerata rara al mondo, ma riscontrata anche dopo la somministrazione dei vaccini Moderna, con un caso segnalato pure dall’Italia, a cui la nazione del Nord Europa scrive per avere maggiori informazioni. L’Aifa a quel punto ha dovuto ammettere che nel mondo c’erano meno di 500 casi e che «nel database italiano ci sono altri tre casi associati all’altro vaccino Comirnaty», cioè Pfizer. Emerge così il dubbio che possa esserci un segnale di sicurezza. Se lo chiede un funzionario, ma un’esperta è critica riguardo la decisione di segnalane il problema. Solo la Danimarca, però, dà un’allerta a livello internazionale.