Morti in corsia a Saronno (Varese): il caso di Leonardo Cazzaniga e Laura Taroni, ex medico e infermiera diventati amanti e complici, secondo la giustizia, nella vicenda dei decessi di pazienti e di parenti della donna ai quali sarebbero stati somministrati mix letali di farmaci tra il 2011 e il 2014. Leonardo Cazzaniga, ricostruisce TgCom24, è stato arrestato nel novembre del 2016 con l’accusa di aver provocato la morte di diverse persone in ospedale e di 3 appartenenti alla famiglia di Laura Taroni.



La storia delle morti in corsia a Saronno è anche al centro di uno speciale in onda sul Nove sabato 7 settembre, in prima serata, intitolato Amore malato – Gli angeli della morte e nel quale si ripercorrono le tappe chiave del caso con le testimonianze di familiari delle vittime. Leonardo Cazzaniga aveva l’incarico di viceprimario e si è sempre difeso sostenendo di aver voluto soltanto alleviare le sofferenze di pazienti la cui condizione sarebbe stata irreversibile.



Morti in corsia a Saronno: le condanne a carico di Leonardo Cazzaniga e Laura Taroni

Leonardo Cazzaniga e Laura Taroni sono stati condannati con sentenze definitive che li vedono scontare rispettivamente una pena all’ergastolo e a 30 anni di reclusione. Come ricostruisce Il Giorno, nel 2022 l’ex medico coinvolto nel caso delle morti in corsia a Saronno sarebbe stato riconosciuto responsabile del decesso di 8 pazienti e di Massimo e Luciano Guerra, rispettivamente marito e suocero dell’allora infermiera e amante Laura Taroni.

A carico di quest’ultima, i giudici di Cassazione hanno stabilito una condanna condanna definitiva a 30 anni di reclusione per le morti dello stesso marito e della madre, Maria Rita Clerici. Nel 2023, alla sentenza passata in giudicato per Cazzaniga, riporta Ansa, si sarebbe aggiunta un’altra condanna all’ergastolo per l’omicidio di un altro paziente, Domenico Brasca (deceduto nel 2014). Un verdetto che ha fatto salire il bilancio delle vittime del “dottor morte” in ospedale a 9.



Morti in corsia a Saronno, testimone su Leonardo Cazzaniga: “Quando arrivava il paziente ‘giusto’…”

Il documentario Amore malato – Gli angeli della morte contiene alcune testimonianze drammatiche relative alla vicenda delle morti in corsia a Saronno. Tra queste, il racconto di una ex collega di Leonardo Cazzaniga e Laura Taroni, all’epoca in servizio con loro nello stesso Pronto soccorso del nosocomio dove si sono registrati i decessi di diversi pazienti poi ascritti alle condotte dell’allora viceprimario poi condannato.

Cazzaniga non indossava il camice. Trattava male i soccorritori dell’ambulanza, tirava pugni ai muri se lo svegliavamo di notte per visitare i pazienti…“. Secondo la testimone, l’ex medico avrebbe avuto una postazione “fissa” in un ambulatorio dedicato alla gestione delle urgenze con pazienti in condizioni critiche: “Arrivava dicendo ‘Chissà oggi quante persone gravi arriveranno’, e quando arrivava il paziente ‘giusto’ per lui, diceva ‘Eh, oggi con questo posso spiegare le mie ali da angelo della morte“.