Qual è l’impatto reale del Covid-19 rispetto ad altre patologie? Questa è una domanda che ricorre spesso tra chi dubita della gravità della pandemia. Non a caso sui social circolano dati, tabelle e calcoli tesi a dimostrare, ad esempio, che non c’è stato un peggioramento in Italia della mortalità con la diffusione del contagio. Ma circolano anche stime (che non possono essere attribuibili in alcun modo all’Istat) secondo le quali sarà addirittura inferiore rispetto agli anni passati. Ci riferiamo nello specifico alla tabella che sta rimbalzando sui social, in particolare dai gruppi no vax su WhatsApp e Telegram, dal titolo “Dati Istat: morti in Italia negli anni 2017 e 2020”, in cui viene fatto un confronto tra i decessi del 2017 e quelli stimati nel 2020. A prescindere dal fatto che già un’analisi su dati stimati non ha alcun senso, in quanto si poggia su numeri frutto di proiezioni non meglio note (e infatti casualmente è frutto di una riduzione arbitraria del 15%), è bene precisare che ci sono degli errori anche nei dati certi che vengono indicati, quelli relativi al 2017. Il numero dei decessi registrato nel 2017 è pari a 650.614 (fonte: Istat).



MORTI IN ITALIA, COVID DAVVERO TRA MAGGIORI CAUSE

I dati reali suggeriscono invece che Covid-19 non sia una causa di morte “gonfiata” dai media, ma importante. Secondo la classificazione Istat, nel 2017 le principali sette cause di morte (che però contengono sottocategorie) sono: malattie del sistema circolatorio (232.992 decessi), tumori (180.085 decessi), malattie del sistema respiratorio (53.372 decessi), malattie del sistema nervoso e degli organi di senso (30.672 decessi), malattie endocrine, nutrizionali e metaboliche (29.519 decessi), malattie croniche delle basse vie respiratorie (25.889) e cause esterne di traumatismo e avvelenamento (25.411 decessi). Il confronto, dunque, è pure impari, perché si confronta una singola malattia con ampie classi di patologie e cause di decesso.



Ma se vogliamo proprio fare un confronto sulla base del numero dei morti da Covid attualmente disponibile, allora questo è superiore ai morti di infarto acuto (22.517), diabete (22.441), polmonite non-Covid (13.516), influenza (663), Aids (465). Con dati non definitivi sul 2020, appare evidente che Covid è tutto fuorché una banale influenza. Affermarlo non vuol dire ovviamente sminuire la gravità di altre patologie, anzi il potenziamento del Sistema sanitario nazionale è fondamentale per non lasciare indietro nessun malato e garantirgli la migliore assistenza possibile.

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