Il programma di Rete 4, Mattino 4, ha mandato in onda uno spezzone in diretta della conferenza stampa di Massimo Lia, il procuratore di Udine, in merito alla terribile tragedia del fiume Natisone, la morte di due giovani e la scomparsa di un terzo ragazzo, Cristian, che le autorità stanno continuando a cercare. Ovviamente più passano le ore e più le possibilità di ritrovarlo diminuiscono, di conseguenza si spera in un miracolo.
“Si è aperto un procedimento a carico di ignoti – ha detto il procuratore Massimo Lia stamattina – senza indagati per omicidio colposo, è una scelta di tipo tecnico giuridico per poter svolgere tutti gli accertamenti necessari per ricostruire i fatti e non significa che in questa fase ci sia qualche elemento per poter ipotizzare condotte negligenti da parte di soggetti terzi che in qualche modo hanno contribuito a causate il decesso delle ragazze, è una scelta per poter svolgere con tutte le garanzie gli accertamenti che dovremo svolgere per ricostruire i fatti”.
DRAMMA FIUME NATISONE: “NESSUNA AUTOPSIA PER LE DUE RAGAZZE.”
Il procuratore ha fatto sapere che non verrà eseguita l’autopsia sui corpi delle due ragazze recuperate: “Per quanto riguarda i corpi, possiamo individuare senza ombra di dubbio la causa del decesso, annegamento e traumi vari, quindi da questo punto di vista si è ritenuta sufficiente l’ispezione cadaverica esterna, nessuna autopsia. Quello che però mi preme segnalare è che allo stato non ci sono elementi specifici che ci fanno andare in questa direzione. Faremo tutto ciò che possiamo fare, soprattutto le tempistiche dal primo allarme all’arrivo dei soggetti preposti, quindi se vi era la cartellonistica… tutto sarà fatto”.
Mattino4 ha intervistato anche Michele De Sabata, sindaco di Premariacco che si è recato proprio sul luogo dell’abbraccio dei tre giovani: “Voi avete sensazioni di aver paura? Io penso di no, quei ragazzi hanno perso quel minuto prima di uscire, poi fra di loro c’era una ragazza che non sapevano nuotare e hanno deciso di non uscire, un altro errore sbagliato”.
DRAMMA FIUME NATISONE: “I POMPIERI HANNO DETTO AI RAGAZZI DI ABBRACCIARSI…”
E ancora: “I pompieri hanno indicato ai ragazzi di abbracciarsi per fare massa critica in attesa di un elicottero, la drammaticità è stata che quando sono scivolati sapevamo già cosa stesse per succedere. Non si riesce ad uscire da quella lavatrice di fango e detriti, speriamo ancora in un miracolo”.
Infine le parole di un autista di bus, il primo a chiamare i soccorsi: “Vedo questi ragazzi in difficoltà visto che l’acqua si stava alzando, si vedeva che erano agitati e ho chiamato i carabinieri, sono stato io a chiamarli per primi, ho visto che erano un po’ impanicati. Andavano avanti e indietro, andavano a destra e a sinistra e questo mi ha dato un sentore che erano in difficoltà. Quando li ho visti io l’acqua non c’era, c’era un corso d’acqua ma non sembrava un pericolo imminente, penso che avessero poca conoscenza del posto, il fiume noi lo conosciamo e sappiamo che cresce in fretta”.