E’ stata aperta un’inchiesta dalla procura di Biella, nota località piemontese, a seguito della morte di un uomo di 61 anni, avvenuta a quattro giorni dalla somministrazione del vaccino anti-covid. Come riferito da numerosi organi di informazione online nelle ultime ore, a cominciare dal quotidiano Repubblica, la vittima è un residente di Vallemosso che è morto nelle scorse 24 ore, dopo che quattro giorni prima aveva ricevuto una dose del siero Janssen di Johnson & Johnson, farmaco che prevede una sola iniezione per ottenere l’immunizzazione contro il covid. Una volta che è arrivato il decesso la famiglia ha deciso di denunciare il tutto ai carabinieri, e i militari dell’Arma, a loro volta, hanno informato il magistrato di turno.
La Procura ha quindi deciso di aprire un’indagine bloccando le procedure per il funerale e disponendo come da prassi l’esame autoptico, di modo da accertare quale sia stata la causa del decesso e nel contempo, escludere un qualsiasi tipo di correlazione fra l’evento morte e la somministrazione del vaccino. Nelle scorse settimane si erano verificate altre due morti nel biellese a seguito della somministrazione del vaccino anti covid (non di Johnson & Johnson), ma l’autopsia, in entrambi i casi, aveva escluso qualsiasi tipo di collegamento. Il primo caso, come ricorda Repubblica, era quello di Sandro Tognatti, musicista di 57 anni di Cossato, morto a metà marzo dopo aver ricevuto la prima dose del vaccino AstraZeneca, vaccinato durante la campagna di inoculazione del personale delle scuole.
INCHIESTA PER MORTE DOPO VACCINO A BIELLA: NEGLI ALTRI CASI NESSUNA ANOMALIA
Dopo la morte, un lotto del vaccino sviluppato dall’università di Oxford era stato ritirato dal mercato, ma in seguito, l’autopsia aveva evidenziato un problema cardiaco improvviso del professore, quindi, nulla a che vedere col vaccino. Il secondo caso era invece quello avvenuto la settimana scorsa a Mottalciata, un ingegnere di 71 anni, tale Alberto Grazioli, colpito da un arresto cardiaco fatale a poche ore dalla vaccinazione con Pfizer. Anche in questo caso l’esame autoptico non aveva trovato alcun collegamento con il vaccino.