Morto Angelo Bonomelli: il cadavere in un parcheggio
Il famoso imprenditore Angelo Bonomelli è morto all’età di 80 anni ed il suo cadavere è stato trovato all’interno della sua auto in un parcheggio ad Entratico, in provincia di Bergamo. Il ritrovamento del cadavere dell’uomo risalirebbe all’8 novembre, in seguito alla denuncia del figlio che non aveva visto suo padre tornare da un incontro di lavoro. Inizialmente si pensava ad un infarto, anche per via di alcuni problemi di salute simili di cui l’uomo aveva sofferto in passato, ma la realtà scoperta degli inquirenti sarebbe piuttosto diversa.
Infatti, Angelo Bonomelli è stato trovato senza orologio d’oro, dal quale si dice fosse inseparabile, senza telefono e senza soldi nel portafogli. Questi tre dettagli, oltre alla denuncia del figlio, il 46enne Emenuele Bonomelli che da anni fa preso le redini dell’azienda erboristica, mentre il padre si occupava del centro termale di Valle Imagna, hanno spinto gli inquirenti ad indagare. Sono state controllate meticolosamente le telecamere vicino al locale in cui l’imprenditore aveva appuntamento con un uomo per discutere, a quanto riferisce il padre, il rilancio dei profili social del centro termale.
Angelo Bonomelli: l’incontro, il narcotico e il furto
Insomma, Angelo Bonomelli non sarebbe morto a causa di un infarto, ma sarebbe stato un omicidio premeditato, con l’intento di derubarlo. L’uomo aveva appuntamento con Matteo Gherardi, che avrebbe regolarmente incontrato come da appuntamento in un bar cinese vicino al paese in cui il cadavere dell’imprenditore è stato trovato. Non è chiaro come Bonomelli e Gherardi si siano conosciuti, ma all’appuntamento tra i due sarebbero stati raggiunti anche dal padre di Gherardi, dalla sua fidanzata e da un quarto uomo, suo amico.
Angelo Bonomelli a quel punto, come dimostrano i video delle telecamere di sicurezza analizzati dagli inquirenti, avrebbe bevuto una bibita passatagli da una delle quattro persone presenti con lui all bar, accasciandosi al suolo poco dopo. Per ora si suppone, a quanto riporta il Corriere della Sera, che la bibita fosse corretta con Rivotril, un farmaco contro gli attacchi epilettici. A quel punto Bonomelli è stato caricato sul suo stesso suv, parcheggiato lì vicino, mentre altri due tra gli aggressori hanno proseguito con la loro auto. Le indagini hanno condotto all’arresto di Matteo Gherardi (33 anni, con precedenti legati a furti con narcotici), suo padre Luca (68 anni, anche lui precedenti per truffa), Jasmine Gervasoni (23 anni, precedenti per truffa e furto) e Omar Poretti (24 anni, noto per precedenti legati a droga e rapine), tutti residenti nel bergamasco.