Il ministro dell’istruzione, Fioramonti, ha pubblicato attraverso la propria pagina Twitter, un messaggio di cordoglio in ricordo del bimbo di quasi sei anni, morto nella mattinata di ieri dopo essere caduto negli scorsi giorni dalle scale dell’istituto Pirelli. Così ha scritto l’esponente del governo giallorosso: “Come ho già dichiarato a poche ore dall’accaduto, ho disposto tutti gli accertamenti dovuti e confido nel lavoro della magistratura. Il mio pensiero oggi è però solo quello di un padre. È un giorno di lutto per tutto il mondo della scuola”. Sulla vicenda si è espresso anche il sindaco di Milano, Beppe Sala, che ha parlato di un giorno doloroso per il capoluogo lombardo: “Per Milano oggi è un giorno doloroso. Per me uno dei più tristi da quando sono Sindaco. In questi giorni sono stato, con la doverosa riservatezza del caso, in costante contatto con i medici – ha aggiunto – e attraverso loro ho espresso la vicinanza alla famiglia”. Sala ha concluso mandando un abbraccio alla famiglia del piccolo deceduto: “Adesso però ogni parola è superflua e non posso che mandare un grande abbraccio a nome di tutta Milano alla mamma, al papà e a tutti i familiari”. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
MORTO IL BIMBO CADUTO DALLE SCALE A MILANO
Non ce l’ha fatta li piccolo di 5 anni caduto dalle scale della Scuola Pirelli di Milano lo scorso venerdì: è morto questa mattina nell’ospedale Niguarda dove era ricoverato da giorni dopo l’operazione disperata per poterlo salvare. È precipitato da 12 metri nella tromba delle scale in un momento di piccola distrazione della bidella al piano, come ricostruito dai carabinieri e dalla Procura che stanno indagando per “omissione di vigilanza” alcuni insegnanti e bidelli della struttura scolastica di Milano nord. «In riferimento al bambino caduto a scuola a Milano il 18 ottobre si comunica che alle ore 9.53 di questa mattina è stato avviato l’accertamento di morte con criteri neurologici, che durerà almeno 6 ore», recitava la nota stamane del Niguarda. Poco dopo le 17 la dolorosa e drammatica conferma: troppo gravi le ferite riportate alla testa per quel “salto nel vuoto” compiuto all’età di soli 5 anni, mosso dalla curiosità di arrampicarsi sulla sedia a rotelle per guardar giù dalla tromba delle scale.
IL DRAMMA A SCUOLA: TROPPO GRAVE IL TRAUMA CEREBRALE
Nessuno può sapere cosa possa essere scattato nella testa di quel piccolo, sta di fatto che sono bastati 20-30 secondi in cui la bidella era in bagno con altri due bambini e aveva ordinato alla vittima di tornare in classe perché lei era ancora impegnata con gli altri due. 30 secondi, un’inezia rispetto alla vita ma il mistero dell’esistenza umana oggi ci mette di fronte a tale abisso senza molte parole o commenti da fare. Il piccolo di 5 anni era stato spostato nel reparto di Rianimazione dopo che i medici di Neurochirurgia avevano fatto tutto il possibile per ridurre la pressione intra-cranica nella lunga operazione chirurgica di sabato scorso; non è bastato purtroppo, condizioni troppo gravi e situazione troppa complessa per riuscire a salvarsi. Ora le indagini si concentreranno sull’incrocio tra responsabilità, fatalità e custodia: il dramma capitato ad una maestra molto preparata e alla migliore bidella della scuola Pirelli (a detta di tutti i testimoni). Eppure quei 30 secondi peseranno e non poco nelle loro esistenze e in quelle, ovviamente, della famiglia del bambino caduto dalle scale. Dal punto di vista giudiziario la Procura ha aperto un’inchiesta per omessa vigilanza, da accertare le responsabilità degli insegnanti e degli operatori scolastici. Dal punto di vista umano, è un dramma da vivere in silenzio e per chi vuole con una preghiera per tutti i tristi protagonisti di questa disperante vicenda.