Pfizer e i funzionari sanitari degli Stati Uniti d’America stanno indagando sulla morte di un operatore sanitario, avvenuta a 16 giorni di distanza dalla somministrazione della prima dose del vaccino anti-Covid-19. Finora, le prove raccolte non suggerirebbero un collegamento diretto, secondo quanto dichiarato martedì dall’azienda che ha sviluppato il vaccino. Il defunto si chiamava Gregory Michael, era un ostetrico e ginecologo di 56 anni residente a Miami Beach. Il New York Times ha citato un post su Facebook scritto il 5 gennaio da sua moglie, Heidi Neckelmann, nel quale la donna affermava che Michael era morto per un’emorragia cerebrale. Il medico della Florida, in particolare è stato colpito da un raro disturbo, chiamato trombocitopenia grave, che diminuisce la capacità del corpo di coagulare il sangue e fermare l’emorragia interna.
PFIZER INDAGA SU MORTE POST-VACCINO, IL CDC: “SEGUIAMO LA SITUAZIONE”
Pfizer ha citato i suoi studi clinici e i dati raccolti da quando il vaccino è stato autorizzato negli USA nel documento in cui ribadisce la sua conclusione iniziale, in base alla quale la morte del medico di Miami Beach non sarebbe connessa all’iniezione del vaccino sviluppato con la tedesca BioNTech. Nel frattempo, il CDC, per bocca del suo portavoce Tom Skinner, ha detto di essere a conoscenza della morte e che “valuterà la situazione man mano che saranno disponibili ulteriori informazioni”. “Ad oggi, milioni di persone sono state vaccinate e stiamo monitorando attentamente tutti gli eventi avversi negli individui che ricevono il nostro vaccino”, ha ancora sottolineato Pfizer nella sua relazione. “È importante notare che gli eventi avversi gravi, compresi i decessi non correlati al vaccino, sono purtroppo suscettibili di verificarsi a un tasso simile a quello della popolazione generale”.
PFIZER INDAGA SU MORTE POST-VACCINO: CROLLANO AZIONI IN BORSA
Le azioni di Pfizer, nel frattempo, sono scese del 2% a 37,03 dollari, proprio nel giorno in cui l’azienda ha asserito pubblicamente che i suoi utili corretti per il 2021 sarebbero stati tra i 3 e i 3,10 dollari per azione, meno di quanto gli analisti si aspettassero. Giova ricordare che il vaccino Pfizer-BioNTech è stato autorizzato per l’uso d’emergenza negli Stati Uniti il 14 dicembre, con gli operatori sanitari e quelli delle strutture di assistenza a lungo termine individuati come primi soggetti a cui somministrarlo. Finora sono state inoculate 9,27 milioni di dosi. Il CDC, insieme alla Food and Drug Administration (FDA) e ad altre agenzie federali, riesamina regolarmente i dati di monitoraggio della sicurezza del vaccino Covid-19 e condivide le sue scoperte con un gruppo di esperti di sicurezza del vaccino, che forniscono una guida indipendente ai funzionari federali.