Ivan Zazzaroni ha ricordato il compianto Franco Lauro. In collegamento con Storie Italiane, su Rai Uno, ha spiegato: “Ci sono ancora delle morti che riescono a sorprenderti, ieri quando mi è arrivata la notizia quasi non ci credevo. Lui era molto professionista, sobrio, preciso, ‘era molto Rai’, lui si preparava tantissimo”. Quindi un curioso aneddoto: “Ricordo 17 anni fa quando feci la mia prima Domenica Sportiva da opinionista, c’era Lauro e Galeazzi, il polo nord e il sud, ma lui ha sempre fatto il tutto rimandendo nel suo, sempre vestito bene, composto. Lo vedevo sempre la domenica mattina, lui arrivava con 200 giornali sotto il braccio perchè voleva prepararsi”. Anche Paola Ferrari si è collegata con il programma di Eleonora Daniele: “Ivan ha descritto bene l’immagine di Franco, lui arrivava con questa cartelleta di giornali, voleva sempre essere informato, non aveva mai voglia di fermarsi, aveva sempre voglia di sapere. Franco è andato in onda fino alla sera di Pasqua. Era innamorato del basket, era un signore, incarnava nel modo perfetto l’anima del servizio pubblico. Lui voleva ricordare sempre i medici, gli infermieri, i malati, lo faceva ogni domenica, adesso lo fanno un po’ tutti, lui lo faceva già anni fa”. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



FRANCO LAURO È MORTO, BARTOLETTI: “ENTUSIASTA DI VITA E LAVORO”

Continuano ad arrivare le manifestazioni di cordoglio per l’improvvisa e prematura scomparsa del giornalista Rai Franco Lauro. Su Instagram un altro collega che ha vissuto un gran pezzo di strada nella sua carriera al fianco di Lauro, Marino Bartoletti, ha dedicato all’amico scomparso un commosso pensiero: “Franco Lauro era un entusiasta della vita e del lavoro. Un collega disponibile, meticoloso, competente, appassionato e corretto. Se n’è andato a 58 anni in maniera inattesa e cattiva, quando aveva ancora tante cose da fare e da dire. Non sto neanche a raccontare quanti momenti ci hanno unito.” Non mancano ovviamente, vista la lunga militanza lavorativa in Rai e le esperienze vissute assieme anche durante i Giochi Olimpici, i ricordi di Marino Bartoletti che condivideva con Lauro anche la passione per la pallacanestro: “Veniva come me dal basket: ma sapeva e poteva parlare di tutto. Ai Giochi di Atlanta ero suo direttore e non riuscii a smuoverlo per più di un giorno e di una notte interi dalla conduzione, quando misero una bomba nel compound olimpico. Alla fine dovetti obbligarlo con la forza a riposare un po’ sul divano del mio ufficio. Franco era cosi.” (agg. di Fabio Belli)



PAOLA FERRARI: “NOTIZIA TREMENDA”

Nuovo lutto nel mondo del giornalismo italiano: oggi il mondo della Rai, che è stata la sua casa per tanti anni, piange la scomparsa di Franco Lauro, stroncato da un malore mentre si trovava nella sua abitazione a nemmeno sessant’anni. Secondo quanto si apprende, Lauro sarebbe morto a causa di un infarto e il decesso è stato constatato dalle forze dell’ordine dopo essere entrate nella sua casa nel centro di Roma. “Ho appena avuto una notizia tremenda: un amico con cui abbiamo condiviso così tante avventure” ha scritto Paola Ferrari sul suo profilo Twitter, ma al dolore si è aggiunto anche Enrico Varriale, altro volto storico di Rai Sport, e tanti altro colleghi che nel corso di questi anni hanno saputo apprezzare non solo lo stile e il garbo di Lauro, ricordato da molti per le sue telecronache della pallacanestro e alcune frasi diventate oramai di culto, ma pure per il modo in cui è riuscito a entrare nei cuori di tutti pur senza i toni urlati o sopra le righe che caratterizzano oggi le nuove leve del giornalismo radiotelevisivo. (agg. di R. G. Flore)



IL GIORNALISTA STRONCATO DA UN MALORE IN CASA

Lutto nel mondo del giornalismo: è arrivata la notizia della morte di Franco Lauro, popolarissimo giornalista Rai che ha legato il suo nome particolarmente al mondo dello sport. I fatti non sono ancora chiarissimi, o meglio la causa della morte: Lauro si trovava a Roma, precisamente in via della Croce, quando è stato colpito da un infarto, o almeno così pare dalle prime ricostruzioni (su questo ovviamente bisognerà aspettare). Un’ambulanza e una pattuglia delle forze dell’ordine sono intervenute sul posto, ma il personale medico ha poi dovuto constatare il decesso: scompare a 58 anni un personaggio popolarissimo della nostra televisione, uno di quei volti “riconoscibilissimi” dal grande pubblico. Un collega dal curriculum davvero lungo: lavorando per la Rai, nella quale era entrato nel 1984, ha coperto davvero tantissimi eventi.

Nello specifico Franco Lauro si è occupato di ben otto Olimpiadi estive e quella invernale di Torino 2006, ma in particolar modo è stato la voce del grande basket: sono ben 12 le edizioni degli Europei da lui commentate, compresa quella trionfale del 1999 in Francia, ma anche 3 Mondiali e gli innumerevoli campionati nazionali che anni fa erano trasmessi sulla televisione di stato. In più Franco Lauro si è occupato dei Goodwill Games di Seattle, di Giochi del Mediterraneo e Olimpiadi, di tantissimi altri eventi legati al mondo dello sport: ovviamente sono tantissime le personalità che ha intervistato nel corso della lunga carriera, mancherà davvero tanto a tutti gli appassionati che erano cresciuti con la sua voce e la sua presenza sullo schermo.

MORTO FRANCO LAURO: IL RICORDO DI MASSIMO CAPUTI

A ricordare Franco Lauro sono e saranno tanti personaggi dello sport e non solo; tra questi uno dei primi è stato Massimo Caputi, che ha affidato a Twitter il suo pensiero. “Sono senza parole” ha scritto il giornalista, descrivendo il collega come esperto e appassionato di basket e come “volto amico ed educato che entrava nelle nostre case”. Caputi ha anche voluto ricordare l’esordio in radio nel 1985, che ne ha parlato come uno dei tanti momenti che lo legano a Lauro. Alessandro Alciato, popolare volto di Sky Sport, ha invece scritto “raccontaci qualcosa anche da lì, dovunque ti abbia portato quest’ultima partita”. E’ davvero un giorno triste per gli appassionati di sport, come dimostra appunto un giro sui social: in tanti lo ricordano come la voce del grande basket della nostra nazionale, anche quella che ha vinto l’argento alle Olimpiadi del 2004.