Continua ad essere avvolta nel mistero la fine di Angelo Giuseppe Scalea, 51enne guardia giurata, ritrovato senza vita in una piazzola di sosta sull’autostrada A1 a Castelfranco Emilia, in direzione nord. Viveva a Bologna ma era nato in Svizzera, e chi lo conosceva racconta di una persona cordiale, a modo, simpatica. L’uomo è stato ritrovato con una vistosa ferita alla testa, ed è quindi probabile che sia stato ucciso, anche se al momento non vi è alcuna certezza: «Sono in corso indagini per individuare le persone presenti al momento del fatto nell’area di sosta – le parole riportate dal procuratore capo di Modena, Paolo Giovagnoli – saranno vagliati i filmati delle telecamere presenti nel tratto: circostanza che non può essere svolta nell’ immediatezza e che richiede un po’ di tempo. Pare che il decesso sia avvenuto pochi minuti prima della scoperta dell’uomo a terra». Nella piazzola dove è stato rinvenuto il cadavere sono molto frequenti degli incontri sessuali, e di conseguenza non è da escludere che sia accaduto qualcosa riguardante il mondo della prostituzione: «Probabilmente – ha aggiunto Giovagnoli – si tratta di una vicenda legata alla sfera di incontri ma le indagini sono ora in corso». Gli inquirenti non si sbilanciano sull’ipotesi di reato, spiegando che non si possa parlare con certezza di omicidio visto che non è da escludere che la vittima sia semplicemente caduta, molto presumibilmente da una cabina di un tir. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



CADAVERE RITROVATO IN A1, MORTA GUARDIA GIURATA

Resta un giallo la morte del 52enne Angelo Giuseppe Scalea, la guardia giurata trovata senza vita in una area di sosta della autostrada A1all’altezza di Castelfranco Emilia. L’uomo condivideva l’alloggio con altre due persone e, dalle prime informazioni, non ci sarebbero apparenti motivi affinché qualcuno avesse desiderato la sua morte. BolognaToday ha raccolto i commenti dei vicini di casa della vittima, definita “una persona buona e dai modi gentili”. “Lo avevo salutato giusto giusto l’altro giorno mentre quando ci eravamo incrociati nell’androne di casa”, ha aggiunto, ancora incredula e sotto choc una vicina. Stando al racconto di chi lo conosceva, l’uomo era impiegato anche come vigilante nei negozi della Galleria Cavour, oltre alla guardiania del supermercato Esselunga di via Guelfa. Al momento del suo ritrovamento, riportava una sospetta ferita alla testa, tale da far subito procedere gli inquirenti per omicidio. La piazzola in cui è stato ritrovato, accessibile anche al di fuori della A1, è nota per essere luogo di incontri intimi. (Aggiornamento di Emanuela Longo)



VITTIMA UNA GUARDIA GIURATA

Emergono nuovi dettagli in merito alla morte di un uomo di 52 anni in un’area di sosta dell’Autostrada A1 nei pressi di Castelfranco Emilia, in direzione Nord: Angelo Giuseppe Scalea, originario della Svizzera ma residente nella vicina Bologna, è stato trovato senza vita ieri sera da un camionista di passaggio con una ferita alla testa, anche se non giudicata così grave da portare al decesso. La vittima lavorava come guardia giurata presso una Esselunga del capoluogo felsineo e al momento non si esclude nessuna pista anche se l’ipotesi degli inquirenti è ovviamente quella dell’omicidio: tuttavia, al momento, dal passato dell’uomo non emergono particolari utili alle indagini dato che dai suoi due inquilini con cui condivideva un appartamento in periferia era considerato una persona “cordiale e simpatica”. (agg. di R. G. Flore)



ANCORA IN FUGA IL KILLER

Un cadavere in un’area di sosta, con una ferita sulla testa ma non così “grave” da generare addirittura la morte per lo sventurato 51enne: la scoperta shoccante è stata fatta da un camionista questa notte all’area di sosta sull’A1 all’altezza di Castelfranco Emilia, in provincia di Modena. Si tratta di un uomo residente nel Bolognese la cui identità – secondo Fanpage – sarebbe Angelo Scalea e l’ipotesi più probabile al momento è proprio quella di un omicidio: una larga ferita sulla testa ha fatto pensare subito all’ipotesi del delitto per gli inquirenti giunti sul posto dopo la denuncia fatta dal camionista che ha scoperto il cadavere nella piazzola dell’Autostrada del Sole. La Squadra Mobile di Modena sta provando ad indagare motivi e possibili moventi dietro il “giallo” della morte sull’A1: la ferita infatti, come sembrava da un primo momento, non è tale da pensare che possa esser stata fatale per il povero 51enne bolognese.

GIALLO NELL’AREA DI SOSTA SULL’A1

I rilievi allora sono cominciati già dalle prime ore della notte per provare a trovare elementi utili a capire come sia sia volta la dinamica dell’omicidio, anche se sarà l’autopsia a dare l’esatta causa ufficiale della morte di Scale. Questa mattina, spiega il Resto del Carlino, sono state anche acquisite le immagini di video sorveglianza della A1 per poter dare un nome e un volto all’aggressore di Castelfranco Emilia ormai in fuga da ora senza finora lasciare alcuna traccia. Come adotta invece Fanpage, quell’area di sosta sull’autostrada sarebbe spesso frequentata di notte da un largo giro di prostituzione e incontri notturni e potrebbe esser questo l’ambito entro il quale indagare sulla morte del 51enne morto finora senza un motivo nel bel mezzo della notte tra giovedì e venerdì.