Morto Luca Giurato e malattia, la moglie Daniela Vergara fa chiarezza: “Avuto una brutta caduta anni fa”
La notizia della morte di Luca Giurato ha colpito e intristito tutti, il giornalismo si è spento ad 84 anni per un infarto fulminante mentre si trovava a casa insieme alla moglie Daniela Vergara. Lontano dalla tv da tempo sul suo conto in questi ultimi anni sono circolate molte indiscrezioni infondate e speculazioni, come quelle di una presunta malattia Luca Giurato. Adesso a rompere il silenzio e cercare di fare chiarezza spiegando cos’è successo e com’è morto ci ha pensato la moglie Daniela Vergara in un’intervista al Giornale.
Innanzitutto la giornalista e moglie di Luca Giurato ha spiegato: “Sì. Eravamo insieme a Santa Marinella. Lui ha avuto una brutta caduta un anno fa. Stava facendo rieducazione. Però stava bene. Era coccolato, tranquillo. Eravamo a casa. È stata una cosa improvvisa”. Insomma nessuna malattia ma una brutta caduta è stata la vera causa dell’allontanamento dalla tv di Luca Giurato. Durante l’intervista poi la giornalista del Tg2 si è lasciata andare ai ricordi. La coppia stava insieme da più di 18 anni, non mai avuto figli e sono stati sempre complici e affiatati.
Luca Giurato è morto, il doloroso ricordo della moglie Daniela Vergara: “È stato un uomo coinvolgente”
“Luca era un uomo coinvolgente. Ti coinvolgeva in tutto. Nelle sue cose, nelle tue. Poi, sai, non è facile convivere facendo lo stesso mestiere. Noi ci riuscivamo. Lui è stato sempre il mio primo fan e ha sempre goduto dei miei successi” ha confessato la moglie Daniela Vergara a Il Giornale su Luca Giurato morto ieri, e poi ha aggiunto: “Era un marito mai scontato. Quando ci siamo conosciuti, io ero un po’ irregimentata, rigida. Lui ha messo nella mia tavolozza, dove c’erano dei colorini opachi opachi, tutto l’arcobaleno di questo mondo. Luca era travolgente. Luca riusciva a farsi fare da tutti tutto quello che lui voleva, perché era una specie di serpente incantatore. Si faceva perdonare qualsiasi cosa.”
Ed infine Daniela Vergara ha concluso: “Un uomo solare che mi ha insegnato molto. Con la sua fantasia, il suo modo di vedere le cose, la sua moralità, assoluta, totale.” Entrambi giornalisti tra i due non c’è mai stata competizione: “Mai, mai. Però per strada fermavano lui che aveva un pubblico più pop e ne ero felice. Mi stanno chiamando tutti i suoi giovani colleghi e mi dicono che era il numero uno. Che aveva una tale capacità di mettere tutti a proprio agio che non potevi non volergli bene. Sapeva non far mai pesare il suo ruolo”