MORTO RYOTA HAGA, IL FIGLIO DI NORIYUKI

Una tragedia ha sconvolto il mondo delle moto, purtroppo bisogna parlare di un’altra morte: quella che ha colpito Ryota Haga, figlio d’arte. Il padre è infatti Noriyuki Haga, stella della Superbike: oltre 40 vittorie in carriera in questo Mondiale e qualche campionato lasciato per strada per questione di centimetri, anche con qualche comparsata in MotoGp. Oggi Haga piange la morte di Ryota Haga, che stava provando a seguire le sue orme: il giapponese aveva 21 anni, compiuti alla fine di agosto, e purtroppo oggi arriva la notizia della morte nel corso dell’All Japan Road Race Championship.



Impegnato nella classe Supersport, Ryota Haga era impegnato ad Autopolis. Circuito nei pressi di Kamitsue, ovviamente in Giappone, ospitava una gara del campionato; secondo le ricostruzioni, alla partenza Ryota Haga sarebbe rimasto inchiodato alla piazzola per un problema alla sua moto, venendo travolto dai colleghi che sopraggiungevano alle spalle. A confermare la morte di Ryota Haga è stato il fratello Akito, come si legge sul Corriere dello Sport, anche lui pilota. Purtroppo dunque ancora una volta affrontiamo il tema di una morte su un circuito dedicato alle moto, non ci abitueremo davvero mai a queste notizie.



MORTO RYOTA HAGA: UNA CARRIERA SPEZZATA TROPPO PRESTO

È morto Ryota Haga, e chiaramente la notizia fa scalpore non solo per quanto accaduto in sé, già naturalmente importante, ma anche per la figura di papà Noriyuki, che come già detto per tanti anni è stato protagonista in Superbike. Ryota Haga sognava di ripercorrere la carriera del genitore: l’ammirazione per Noriuyki era tale che Ryota Haga correva con il numero 41, lo stesso di papà ma anche del già citato fratello Akito, e la livrea era la stessa che il padre indossava negli anni ruggenti della Superbike. Un pilota, Noriyuki Haga, che ha mancato il Mondiale in almeno tre occasioni: a batterlo sono stati Colin Edwards, James Toseland e Ben Spies.



Nel 2007 Haga perse il titolo per appena due punti, mentre due anni più tardi a beffarlo fu Ben Spies all’ultima gara: in Portogallo il giapponese non arrivò al traguardo con la vittoria dello statunitense nel corso della prima gara, così Spies effettuò il sorpasso in classifica e nella prova seguente gli fu sufficiente il quinto posto per laurearsi campione. Oggi Noriyuki piange la morte del figlio Ryota Haga, anche noi ci uniamo al cordoglio della famiglia e di tutta la comunità della moto per questa tragica scomparsa.