Mostro è lo sfidante diretto di Angelo nel duello della semifinale de Il Cantante Mascherato. “In questa maschera io non vedo niente”, esordisce il concorrente nella clip. Lui parla d’amore, e nel filmato si vede un Mostro versione femminile: “Quando ci sei tu, mi sento completo. Mi rendi un mostro migliore. Amore mio, questa (dedica) è per te”. La scelta di Mostro di cantare Shallow è a dir poco inaspettata: tuttavia, la canzone si addice particolarmente al suo timbro. “Vi ho visto commossi, con uno sguardo sognante”, sostiene Milly Carlucci riguardo ai giurati. In ogni caso, Patty Pravo, Ilenia Pastorelli e Flavio Insinna restano su Fausto Leali. Francesco Facchinetti: “Io non credo tu sia Fausto Leali. Mi sono segnato qua un nome: penso possa essere Drupi”. Ribaltone da parte di Guillermo Mariotto, che fa il nome di Paolo Belli. Arriva il momento della scelta: è Angelo ad avere la meglio, ma non tutto è perduto. Mostro, infatti, potrà giocarsi la sua permanenza del programma a fine serata. (agg. di Rossella Pastore)



Mostro il preferito di Patty Pravo

Chi c’è dietro la maschera del Mostro, tra i protagonisti de Il cantante mascherato? Così Patty Pravo l’ha definita: “La mia maschera preferita è il Mostro perchè, più che un Mostro, sembra un ‘microbino’” esternando senza troppo velarla, la propria preferenza per questo concorrente all’interno del talent show. Mostro è un “grassoccio” essere verde con gli occhi sporgenti come una lumaca e due “palettone” in bocca al posto della dentatura completa. Fin da subito Mostro ha espresso un repertorio musicale molto “hard”: nella prima puntata infatti ha dato il via alla sua prima interpretazione con una graffiante “You shook me all night long” e ha continuato sulla stessa lunghezza d’onda nella seconda puntata con una altrettanto arrogante “Hyghway to hell”. Nella sua clip introduttiva Mostro si presenta in un “habitat naturale” molto particolare: una discarica.



La Maschera del Mostro, chi è? “Non abbiate paura di me”

Ed è lo stesso protagonista de La maschera del Mostro a parlare di sé esordendo con queste parole: “Non abbiate paura di me perché non è tutto come sembra. Sono un mostro buono, questa è la mia più grande qualità e anche il mio maggior difetto. Sono troppo buono e non è sempre un bene. Ho sempre lavorato tanto, la fatica non mi spaventa. Ho solo un rammarico legato al fatto che per il mio lavoro ho perso alcuni momenti importanti della mia vita. Oggi non farei lo stesso errore e sto cercando di recuperare. Il mondo che c’è lì fuori mi spaventa, non lo capisco più, ecco perché ogni tanto mi nascondo qui, lontano da tutto e da tutti. Questo posto mi assomiglia (uno sfascio per le macchine), è tutto molto accartocciato ma come me ha il suo fascino e pieno di sorprese. Ho avuto molti momenti bui nella vita ma come queste macchine rotte e dimenticate mi sono reinventato. Ho deciso di mostrarmi a tutti così come sono, io sono orgoglioso di essere il mostro, sono così e sono bellissimo”. Sono parole forti e significative che così pronunciate sembrano essere sintomo di una persona “vissuta” quindi con tutta probabilità il vip che si “mostra” nelle sembianze di Mostro ha una lunga carriera alle spalle che lo ha condotto ad innumerevoli soddisfazioni, ma anche a tante situazioni difficili.



L’apparenza inganna, è Rocco Hunt?

Chi si cela dietro alla maschera del Mostro vuole far capire che l’apparenza inganna e che non tutto ciò che è bello all’apparenza poi si rivela giusto od interessante ed allo stesso tempo non tutto ciò che a primo impatto risulta brutto poi effettivamente si rivela tale. Il Mostro vuole piacere per quello che è senza bisogno di doversi “conformare” all’idea che la maggioranza della popolazione mondiale ha di “bello”, è una sorta di riscatto morale che si impone con grande fermezza. Ma il Mostro non si è fermato e ha fornito altri indizi interessanti che incanalano con più fermezza certe ipotesi d’identità. Nella seconda puntata infatti ha aggiunto: “Vengo da una famiglia umile, e mi sono allontanato da casa quando ero poco più che un ragazzo”. Questi ultimi indizi sono fondamentali perchè ci fanno capire innanzitutto che il Mostro è uomo e non donna e che probabilmente è “datato” e quindi non è un ragazzo giovane. Dopo la prima puntata comunque vengono fomentate varie ipotesi da parte dei giudici: che sia Pupo? Fausto Leali? Roby Facchinetti?

Per il pubblico a casa che interagisce tramite i social network il Mostro è Fauso Leali oltre ogni ragionevole dubbio. Dopo la seconda puntata però si insinua nel giudice Francesco Facchinetti il dubbio che il Mostro possa essere proprio suo padre Roby Facchinetti, leader dei Pooh. La “stralunata” giudice Patty Pravo rimane invece dell’idea originaria e conferma che il Mostro sia Fausto Leali. Per i giudici Ilenia Pastorelli e Flavio Insinna (“re dei giudici” per aver individuato il nome dell'”Unicorno” Orietta Berti ancor prima che svelasse la propria identità) prende forma un’altra idea interessante e si trovano concordi nell’attribuire l’identità del Mostro a Rocco Hunt. Ad ogni modo l’ipotesi di Fausto Leali sembra essere la più accreditata e trova un grande appoggio e seguito se ci si sofferma sulle parole del Mostro stesso. D’altra parte però la convinzione che Francesco Facchinetti ha che sia proprio suo padre è altrettanto illuminante perché probabilmente il sesto senso di un figlio verso il padre è un legame invisibile, ma tangibile. Il Mostro però sembra volersi “mostrare” prima del tempo e fornisce altri indizi interessanti con la criptica (ma illuminante) frase “non è sempre tutto bianco o nero”. Di certo può sembrare un indizio “troppo raffinato”, ma per i veri intenditori rappresenta un cristallino rimando alla definizione che negli anni è stata affidata a Leali: “il bianco dalla voce nera”.