Il Mostro di Firenze appartiene ad una delle pagine di cronaca nera italiana più efferata e oscura. Oggi, dopo 37 anni dall’ ultimo omicidio che lo vede protagonista e dopo il processo che ha condannato i “compagni di merende” Mario Vanni e Giancarlo Lotti, rimane ancora il mistero sulla reale identità del fautore di tanto spargimento di sangue. Sono state in totale otto le coppie uccise, sorprese nelle auto, mentre si appartavano nelle strade isolate della campagna fiorentina ,al calar della notte.



Il principale accusato a cui più volte è stata data la definizione “mostro di Firenze”, è Pietro Pacciani. Il suo nome diventò popolare tra gli anni Ottanta e Novanta, ma il contadino di Scandicci, classe 1925, soprannominato prima degli avvenimenti il Vampa, non solo fu assolto dopo essere stato condannato in Primo Grado, ma fu anche trovato morto nel 1998 in circostanze misteriose prima dell’Appello. Chi è realmente il Mostro di Firenze? Quello che è certo è che questo killer, che ha terrorizzato l’Italia dal 1974 al 1985, rimane il peggior assassino seriale della storia del crimine italiano. Lo speciale che andrà in onda su Rai 2 stasera, giovedì 9 dicembre riporterà alla luce i fatti del Mostro di Firenze e tutte le sue caratteristiche oscene, crudeli e perverse.



Mostro di Firenze: chi era Pietro Pacciani

“Il Mostro di Firenze: Quel silenzio che non tace – Bugie e verità”, è il documentario di Rai 2 che approfondirà l’inchiesta che ha tenuto con il fiato sospeso l’Italia tra gli anni Settanta e gli anni Ottanta. I crimini cruenti commessi dal Mostro di Firenze hanno scosso gli italiani e non solo. Anche la fase giudiziaria ha dei risvolti piuttosto raccapriccianti, come per esempio la presenza di Thomas Harris alle udienze. Harris è lo scrittore che ha inventato la figura di Hannibal Lecter e che successivamente ha ambientato il suo terzo romanzo a Firenze e che ha come protagonista proprio lo psichiatra cannibale.



Pietro Pacciani classe 1925, era un contadino di Scandicci, cittadina in provincia di Firenze. Durante i processi si trasformò in un vero e proprio personaggio, per quanto spaventoso: le sue testimonianze in aula sono state ascoltate e riproposte dai media e dai programmi televisivi. Il caso del Mostro di Firenze è stato un reale romanzo nero, sul quale si è parlato tantissimo e dal quale hanno preso ispirazione film, libri e persino canzoni.

Ma chi è il vero mostro di Firenze? Per molti non è possibile che sia Pietro Pacciani. Non è stato lui a compiere quegli atti orribili. Alcuni studiosi del caso,  sostengono che una mente di un contadino proveniente da Mercatale Val di Pesa non può partorire simili gesti. Ad avvalorare questa tesi sono i tagli chirurgici che il killer infieriva post mortem alle vittime donne nelle parti intime: solo una persona appartenente al mondo della medicina poteva essere tanto preciso. Proprio per questo motivo fu indagato il medico Francesco Narducci, ma Pacciani era un ottimo capro espiatorio anche perché aveva dei terribili precedenti.

Chi c’è dietro il Mostro di Firenze

Pietro Pacciani poteva essere il Mostro di Firenze anche perché da giovane, aveva ucciso l’amante della sua fidanzata e perchè aveva violentato le proprie figlie avute dal suo matrimonio con Angiolina Manni. L’uomo inoltre insieme ai suoi “compagni di merende” era un guardone, molto conosciuto nelle zone in cui il mostro ha agito ferocemente.

Secondo il criminologo Natale Fusaro “Il mostro di Firenze è ancora fra noi”. A quanto pare avrebbe smesso di uccidere nel 1985, solo perché proprio in quell’anno era morta sua madre. Sempre Fusaro sostiene che il mostro vedeva la madre nelle figure femminili che uccideva, ma con la sua morte, è come se avesse esaurito le sue ragioni di uccidere. Anche il cronista della Nazione Mario Spezi avanza la sua ipotesi: secondo lui sono tutti innocenti, sia Pietro Pacciani che Mario Vanni e Giancarlo Lotti, perchè il primo omicidio è distaccato dagli altri. Spezi è convinto della pista sarda, già battuta dagli inquirenti agli inizi degli omicidi seriali.