Non è il mostro di Nantes l’uomo arrestato nelle scorse ore all’aeroporto di Glasgow. Come riferito dai colleghi de Il Fatto Quotidiano, il dna del fermato non corrisponde a quello di Xavier Dupont, colui che nel 2011 ha ucciso la moglie e i 4 figli prima di scappare. Anche le impronte digitali, in base a quanto fanno sapere gli inquirenti, non corrisponderebbero al criminale transalpino in fuga da otto anni. Di conseguenza è tutto da rifare. Il procuratore di Nantes, Pierre Sennes, ha fatto sapere che si sta procedendo a “verifiche in corso sull’identità”, e che a Glasgow sono in arrivo degli agenti francesi, ma sembrerebbe ormai trattarsi di un buco nell’acqua. Continua quindi ad essere un mistero la fine di Xavier Dupont, che dopo otto anni potrebbe essere andato ovunque, magari proprio in Australia, la nazione dove lo stesso mostro aveva spiegato di trasferirsi ad amici e conoscenti prima del massacro della sua famiglia. Un’altra meta potrebbe essere il Sud America, località “classica” dove spesso e volentieri si rifugiano i criminali. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



MOSTRO DI NANTES CATTURATO IN SCOZIA

Dopo otto anni è stato catturato il mostro di Nantes, leggasi Xavier Dupont. Accusato di aver ucciso la moglie e i quattro figli nel 2011, era scappato senza lasciare traccia, fino alle scorse ore. L’assassino è stato arrestato in Gran Bretagna, precisamente all’aeroporto di Glasgow, in Scozia, dopo che lo stesso era appena sceso da un volo proveniente da Parigi Roissy-Charles de Gaulle. Stando a quanto riferito dal quotidiano Le Parisien, Dupont era in viaggio sotto falsa identità, e la sua cattura sarebbe giunta grazie ad una “denuncia anonima”, come appreso da Afp tramite una fonte investigativa. Dopo aver sterminato la sua famiglia nel 2011, era fuggito in auto e il suo mezzo era stato ritrovato abbandonato presso il traforo del Frejus. Inizialmente si era pensato che il mostro francese si fosse nascosto in Italia, e del suo caso se ne era occupata anche la trasmissione di Rai Tre “Chi l’ha Visto?”.



MOSTRO DI NANTES CATTURATO, XAVIER DUPONT PRESO DOPO 8 ANNI

E’ stato soprannominato il mostro di Nantes non ha a caso, visto che i corpi della moglie 48enne, e dei suoi quattro figli di 13, 16, 18 e 21 anni, erano stati ritrovati fatti a pezzi e sepolti nel giardino della casa dove abitavano. Dopo che sono stati rinvenuti i cadaveri e dopo che le indagini sono iniziate, gli inquirenti hanno compreso che il massacro era stato premeditato. Nei giorni precedenti la mattanza, infatti, Dupont aveva comprato dei sacchi di juta nonché la calce con cui ha cosparso i corpi senza vita dei famigliari. Secondo alcuni testimoni inoltre, l’uomo avrebbe messo dei grossi borsoni nel bagagliaio dell’auto quindici giorni prima della strage, come il più classico dei film thriller. Lo stesso aveva anche iniziato a riferire a conoscenti, amici, colleghi di lavoro e vicini, che a breve si sarebbe trasferito in Australia assieme alla sua famiglia, di modo da non destare sospetti una volta che fossero spariti. Peccato però che il comportamento tenuto dall’uomo proprio nei giorni precedenti il massacro, abbia fatto insospettire le forze dell’ordine, che purtroppo solo dopo, hanno compreso il diabolico piano del mostro di Nantes.

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