MOTOGP IN CRISI SENZA VALENTINO ROSSI, L’OPINIONE DI GIACOMO AGOSTINI (ESCLUSIVA)
La MotoGp senza il suo campione Valentino Rossi sembra vivere un momento di crisi, un calo di interesse da parte dei tifosi, almeno in Italia ma non solo. Un minore afflusso di pubblico almeno in certe gare può essere spiegato proprio con l’assenza di Valentino Rossi, che era diventato il pilota più amato non solo nel nostro Paese e del quale ricorre l’anniversario dell’annuncio del ritiro, poi consumato a novembre a Valencia. Campione e personaggio dentro e fuori la pista, senza dimenticare che a ciò si aggiunge il momento difficile di Marc Marquez.
Nella crisi d’interesse della MotoGp senza Valentino Rossi pesa l’assenza di piloti che sappiano prendere l’eredità e si comprende perché la MotoGp viva un momento particolare, per così dire di passaggio verso nuovi anni e nuovi campioni. Per parlare di questa crisi della MotoGp senza Valentino Rossi abbiamo sentito il pilota più vincente di tutti i tempi, Giacomo Agostini, in questa intervista esclusiva per IlSussidiario.net.
Senza Valentino Rossi la MotoGp non tira più, ha perso d’interesse? Diciamo che c’è la mancanza di un pilota italiano forte come Valentino e i tifosi italiani lo vorrebbero ancora. Per questo si può spiegare una presenza minore di pubblico in certe gare, come al Mugello.
Al di là dei suoi successi manca alla MotoGp il personaggio Valentino Rossi, fuori e dentro le corse, quello che faceva parlare sempre di sé, quello che piaceva sempre ai tifosi? Valentino era un campione e anche un personaggio fuori e dentro le corse. Al di là di questo, ci vorrebbe che venissero fuori piloti italiani sempre più forti.
Poi manca anche Marquez, per la MotoGp un altro personaggio importante… Anche un campione come Marquez manca alla MotoGp, questo è normale, non può che essere così. Aspettiamo e poi vedremo come si riprenderà Marquez per poter capire meglio le sue condizioni fisiche.
Crisi generazionale o solo un modo di intendere la MotoGp diverso, il ruolo del pilota è cambiato negli ultimi anni? Più che altro mancano i campioni, come in Italia sta succedendo anche nel ciclismo o nel calcio: è normale che il campione crei attenzione intorno a sé. Io mi ricordo quando c’erano Cassius Clay o Alberto Tomba, due campioni che sapevano creare entusiasmo attorno a loro con i loro successi.
Quali sono stati secondo lei i piloti che hanno fatto epoca nella storia del motociclismo oltre a Valentino Rossi, Marquez e naturalmente Giacomo Agostini? Ce ne sono stati tanti, come Mike Hailwood, Kenny Roberts, Barry Sheene, Phil Read e tanti altri ancora…
E quali potrebbero essere quelli del futuro? I piloti italiani, lo stesso Fabio Quartararo vincitore del Mondiale la scorsa stagione e primo anche attualmente nella stagione in corso. Sono questi i piloti che potrebbero essere i campioni della MotoGp del futuro.
Chi pensa che sia il pilota più forte di tutti i tempi? La pagella dice che io sono il pilota che ha vinto più titoli nella storia del motociclismo. Anche se poi giustamente ogni pilota pensa di essere lui il migliore di tutti. Almeno per me parla la pagella, i titoli vinti (15, ndR) che mi indicano come il pilota più forte di tutti i tempi. (Franco Vittadini)