Seconda gara del Mondiale MotoGP ancora in Qatar, si fa il bis sul circuito di Losail e questa volta vivremo il Gran Premio di Doha. Dopo il successo di Maverick Vinales nella prima gara, la Yamaha si ripropone come la favorita col pilota spagnolo. Il suo avversario più temibile potrebbe essere Pecco Bagnaia, che domenica scorsa con la sua Ducati ha ottenuto il terzo posto sul circuito di Losail. Da aspettarsi una reazione della Suzuki, che ha comunque sfiorato il podio con il campione del Mondo Joan Mir, e ci sarà da capire cosa potrà fare Valentino Rossi dopo un esordio deludente in questa gara che promette emozioni a non finire. Per presentare il Gran Premio di Doha della MotoGp abbiamo sentito Giacomo Agostini in questa intervista esclusiva per IlSussidiario.net.



Come vede il Gran Premio di Doha della MotoGp? Se consideriamo il Gran Premio del Qatar che è stato molto bello e molto combattuto, potremmo assistere a una gara molto appassionante, emozionante fino in fondo.

Cosa si aspetta da Valentino Rossi? Non lo so, Valentino è un’incognita, non posso dire cosa potrà fare a Doha.



Quali saranno le aspettative della Yamaha, Vinales pronto a ripetersi? Vinales ha fatto molto bene nella prima gara del Mondiale e considerando le premesse non c’è da stupirsi se si ripetesse.

E quelle della Ducati, Pecco Bagnaia potrà andare sul gradino più alto del podio? La Ducati si trova molto bene su questa pista, quindi Bagnaia potrebbe anche vincere e farci questa bellissima sorpresa.

La Suzuki sarà di nuovo protagonista? La Suzuki è una moto molto competitiva, se Mir non avesse sbagliato nell’ultimo giro del Gran Premio del Qatar poteva anche riuscire a ottenere una posizione migliore. Dopo le prove deludenti della Suzuki non mi aspettavo un rendimento così alto in gara della moto giapponese.



MotoGp ancora orfana di Marquez, cosa ne pensa? I medici gli avevano dato sei mesi per tornare a correre. Dobbiamo quindi ancora aspettare che Marquez possa tornare in gara. Posso solo dire che, quando Marquez tornerà in pista, sarà sempre il pilota più forte, il pilota da battere per il titolo mondiale. (Franco Vittadini)