Nuovo appuntamento per il Mondiale della Motogp: va di scena in questo fine settimana il Gran Premio d’Europa 2020, sul tracciato di Valencia. Dopo la bella prova di Teruel, si rimane dunque in Spagna per la terzultima tappa del calendario iridato, dove ci attendiamo davvero di tutto in pista al Ricardo Tormo. I punti messi in palio per la classifica del piloti potrebbero pesare davvero tanto: in vetta sono diversi i piloti racchiusi in pochi punti e la battaglia per il titolo iridato si sta facendo sempre più accesa, complice anche l’assenza di Marc Marquez. E’ dunque un Mondiale quanto mai combattuto quello del 2020 e pure il pronostico in vista della prova di Valencia rimane aperto. Per presentare il Gran Premio d’Europa 2020 abbiamo sentito Giacomo Agostini: eccolo in questa intervista esclusiva a ilsussidiario.net.
Come vede questo Gran Premio d’Europa? Difficile fare un pronostico visto tutto quello che è successo in questa stagione dove ci sono stati tanti piloti vincenti.
A chi è più adatto il circuito di Valencia? Posso dire che un grande pilota vince su tutti i tipi di circuiti, riesce sempre ad adattarsi nel migliore dei modi.
Prevede sorprese a Valencia? Potrebbe succedere di tutto visto che quest’anno ci sono stati proprio diversi vincitori.
Quanto è mancato Marquez in questa stagione? Molto e del resto lui monopolizza da sempre il Mondiale, è veramente un fuoriclasse.
Vedremo un grande Valentino Rossi nel 2021? Difficile dirlo, difficile fare un pronostico, non so cosa dire.
Chi vincerà il Mondiale? Faccio due nomi: Quartararo ma dipenderà molto da quello che succederà a Valencia e Mir che è stata un’autentica sorpresa.
Potrebbe vincere il Mondiale senza aver vinto una gara… Sarebbe un peccato speriamo quindi che possa veramente vincere una gara!
Ci può parlare del Museo di Giacomo Agostini? E’ un museo con tutti i miei trofei, che si trova a Bergamo, chiamato appunto La Sala dei Trofei. E’ proprio solo mio non voglio che sia di nessun altro, ci sono contenuti tutti i miei cimeli.
Una carriera importante la sua, quasi leggendaria… Sì posso dire che ai miei tempi si correva in modo diverso, siamo stati i pionieri del motociclismo!
(Franco Vittadini)