La Motogp torna ancora in pista ad Aragona, per il Gran Premio di Teruel 2020. Si fa dunque bis sullo stesso tracciato, dopo solo sette giorni dal successo ottenuto qui da Alex Rins.  L’attesa verso questa nuova prova del motomondiale è grande: in palio vi sono infatti punti pesantissimi per la classifica del mondiale piloti, dove vige ancora una forte incertezza.  Mancano infatti appena 4 gran ormai al termine della stagione, ma anche in vetta i vantaggi sono piò che mai risicati, con un Joan Mir leader pur non avendo mai vinto alcuna gara finora in questo Campionato del mondo 2020. Per presentare il Gran Premio del Teruel abbiamo sentito Pierfrancesco Chili: eccolo in questa intervista esclusiva a ilsussidiario.net.



Come vede questo Gran Premio del Teruel? Dovrebbe esserci tanto equilibrio, come del resto sta dimostrando anche questa stagione dove ci sono stati diversi vincitori.

Suzuki in grande spolvero in Aragona saranno le favorite? In Aragona le condizioni di temperatura più fredde avevano favorito la Suzuki, rispetto a una Yamaha che va meglio col caldo e si esprime meglio nelle prove. Per una Suzuki che poi riesce a venir fuori nella seconda parte della gara.



Quali saranno le varianti quindi che condizioneranno questo Gran Premio? Proprio la temperatura potrebbe influire sulla gara. La Suzuki è una moto molto completo che va anche meglio col freddo. C’era anche la Ktm che aveva lavorato molto bene sulla ciclistica. La temperatura potrebbe quindi influire sull’utilizzo delle gomme, disegnando poi l’esito finale di questo Gran Premio.

Mir primo in classifica ma non ha ancora vinto una gara… Vuol dire che Mir ha saputo capitalizzare bene tutti i piazzamenti che ha fatto, ponendosi ora in testa alla classifica del Mondiale.

Come vede la lotta per il titolo? Equilibrata naturalmente, basterà poco perchè le cose possano modificarsi quando mancano solo quattro gare alla fine del Mondiale. Magari anche con un Dovizioso che faccia risultato o un altro pilota per un Mondiale sempre più aperto…



Senza Marquez un Mondiale quindi veramente incerto… Già nel fuoripista a Jerez Marquez aveva confermato tutto il suo valore. La sua assenza ha portato veramente a un Mondiale molto combattuto.

Chi vincerà in Aragona? Punto su Alex Marquez che viene da sue secondi posti e qui in Aragona se c’era ancora un giro poteva anche vincere. Del resto lui non ha niente da perdere, deve solo stare tranquillo, gestire meglio la prima parte della gara.

Due parole a Valentino Rossi che stiamo aspettando tutti di rivedere nel Mondiale. Aspettiamo Valentino, lo aspettiamo di nuovo in questa ultima parte della stagione per far bene. Speriamo naturalmente che possa disputare una stagione importante nel 2021. Del resto Valentino come altri campioni, come gli stessi Federica Pellegrini e Fabio Fognini viene sottoposto a continui controlli per il Covid per la sua carriera di atleta e può capitare più facilmente che si trovi in questa situazione più di tante persone che non ricevono spesso controlli accurati.

Cosa conta per Valentino? Quello che conta per Valentino è correre sempre divertendosi alla sua età di 41 anni. Io smisi di correre a 42 anni perchè non mi divertivo più. Valentino finche si divertirà a andare in moto potrà continuare a correre…

(Franco Vittadini)