Nel granpremio di Assen, tutto si decide nel corso del primo giro: Rossi parte male e, dopo le prime curve, nel tentativo di superare De Puniet, azzarda troppo con le gomme fredde, cade centrando la moto del francese, riesce a ripartire perdendo un sacco di tempo ed è ultimo a quasi 30” dai primi. Gara compromessa per il centauro di Tavullia. Là davanti Pedrosa prende il comando ma dura poco: uno scatenato Stoner lo beffa in staccata e prende il largo, aumentando il distacco giro dopo giro. La gara è già praticamente finita, con le posizioni che si vanno consolidando: Pedrosa secondo, Hayden terzo. Alle spalle dei primi tre, c’è bagarre per il quarto posto tra Dovizioso, Nakano e Vermulen. Ma non è finita, perché Edwards, partito male, ha un buon passo ed è in pieno recupero: passa prima Lorenzo e poi Vermulen, Nakano e Dovizioso. Il distacco da Hayden, quando alla fine mancano una manciata di giri, appare incolmabile, e Colin sembra accontentarsi del quarto posto. Ma all’ultimo giro, quando meno te lo aspetti, ecco l’epilogo clamoroso: a pochi metri dal traguardo, Hayden rimasto probabilmente a secco con la benzina, rallenta bruscamente e Edwards lo beffa proprio sotto la bandiera a scacchi, portando così sul podio una Yamaha. Valentino chiude undicesimo, prende 5 punti, ma deve abbandonare la vetta della classifica a favore di Pedrosa. L’errore di Rossi riapre i giochi anche per Casey Stoner: il pilota australiano ha sfoderato una condotta di gara impeccabile, andando a cogliere il secondo successo consecutivo, tornando prepotentemente in corsa per il titolo iridato e facendo rivedere lo strapotere messo in mostra la passata stagione. Rossi e Pedrosa sono avvisati: in corsa per il titolo è tornato anche Stoner. Buona prova anche per Andrea Dovizioso, che in sella alla Honda clienti, è capace di tenersi alle spalle Lorenzo e Vermulen in sella a Yamaha e Suzuki ufficiali. Brutta caduta, nei primi giri, per Alex De Angelis, con rottura del mignolo della mano destra.
Seconda vittoria consecutiva per Casey Stoner che ad Assen dimostra di essere ritornato quello del 2007. «Non era necessario spingere di più, non volevo rischiare con i consumi e con le gomme. E’ stata una sorpresa anche per me essere risalito così tanto. Al titolo non ci pensavo prima dei due ultimi fine settimana. Pensavo solo a lavorare e a rendere la moto più veloce. Ci siamo riusciti ed è arrivata questa doppietta. Siamo riusciti a sistemare la moto in uscita dalle curve e adesso è diventata più facile da guidare» Per la lotta al titolo, però, Casey frena gli entusiasmi: «Credo che Rossi, Pedrosa ed io ci daremo battaglia sino alla fine».
E’ comunque contento Dani Pedrosa del secondo posto conquistato che lo porta in testa alla classifica iridata: «Stoner oggi era troppo veloce, alla fine neanche lo vedevo. Andava fortissimo e lo ha fatto per tutto il weekend. Per noi è un secondo posto positivo, che ci ha permesso di risalire in vetta al campionato»



Ammette il colpo di fortuna Colin Edwards «Per noi americani la fortuna gira; 2 anni fa Hayden vinse grazie ad una mia caduta all’ultima chicane e oggi sono stato fortunato io a salire sul podio perchè lui ha finito la benzina!»

Ordine d’arrivo MotoGP
1 Casey Stoner (Aus-Ducati) 42’32”814
2. Dani Pedrosa (Spa-Honda Repsol) + 11″310
3. Colin Edwards (Usa-Tech 3 Yamaha) + 17″125
4. Nicky Hayden (Usa-Honda Team) + 20″477
5. Andrea Dovizioso (Ita-Honda Team Scot) + 27″346
6. Jorge Lorenzo (Spa-Yamaha Fiat) + 28″608
7. Chris Vermeulen (Aus-Suzuki) + 32″330
8. Shinya Nakano (Jpn-Honda Gresini) + 34″892
9. James Toseland  (Gbr-Tech 3 Yamaha) + 38″566
10. Sylvain Guintoli (Fra-Alice Team) + 38″817
11. Valentino Rossi (ita-Yamaha) + + 46″025
12 Toni Elias (Spa-Ducati Alice) + 48″213
13 Marco Melandri (Ita-Ducati) + 59″594



La classifica
1 Dani Pedrosa SPA 171
2 Valentino Rossi ITA 167
3 Casey Stoner AUS 142
4 Jorge Lorenzo SPA 114
5 Colin Edwards USA 98
6 Andrea Dovizioso ITA 79
7 Nicky Hayden USA 70
8 James Toseland GBR 60
9 Chris Vermulen AUS  57
10 Shinya nakano JPN 57

Nella classe 250 Vittoria autorevole per lo spagnolo Alvaro Bautista in sella all’Aprilia che precede lo svizzero Luthi e Marco Simoncelli. L’italiano, partito dalla terza posizione, alla prima curva è costretto ad andare leggermente largo per un quasi contatto prima con Luthi e poi con Barbera  e perde parecchie posizioni, ritrovandosi 13°. Luthi prende il largo e sembra voler fare corsa a se, ma dalle retrovie rinviene con autorità bautista che annulla il vantaggio e si prende la prima posizione. Cadono alcune gocce di pioggia, i piloti alzano il ritmo e Luthi ripassa al comando, che deve cedere di nuovo allo spagnolo appena cessa la leggera pioggerellina. Bautista se ne va a vincere senza problemi, davanti allo svizzero, mentre Simoncelli autore di una pregevole rimonta, conquista il terzo gradino del podio, recuperando, così, punti preziosi a Mikka Kallio, in difficoltà con la sua KTM. Caduta senza conseguenza per Pasini che perde posizioni in classifica.



Ordine d’arrivo classe 250 cc
1. Alvaro Bautista (Spa-Aprilia)
2. Thomas Luthi (Svi-Aprilia) + 4″597
3. Marco Simoncelli (Ita-Gilera) + 6″003;
4. Alex Debon (Spa-Aprilia) + 9″034;
5. Hector Barbera (Spa-Aprilia) + 9″079;
6. Hiroshi Aoyama (Jap-Ktm) + 11″515;
7. Mikka Kallio (Fin-KTM) + 12″874
8. Y. Takahashi (Jpn-Honda) + 13″622;
9. Roberto Locatelli  (Ita-Gilera) + 21″168;
10. Julian Simon (Spa-Ktm) + + 28″789;

La classifica
1. Mika Kallio (Fin) 140;
2. Marco Simoncelli (Ita) 139;
3. Alex Debon (Spa) 114;
4. Alvaro Bautista (Spa) 102
5. Mattia Pasini (Ita) 98;
6. Hector Barbera (Spa) 93;
7. Hiroshi Aoyama (Jpn) 90;
8. Yuki Takahashi (Jpn) 78;
9. Thomas Luthi (Svi) 77;
10. Julian Simon (Spa) 57;

Vittoria di Gabor Talmacsi in sella all’Aprilia nella gara delle 125, caratterizzata da un’interruzione per pioggia quando alla conclusione mancavano ancora 13 giri da percorrere. Fino ad allora al comando si trovava l’inglese Bradley Smith, che stava conducendo gara in solitaria: nelle retrovie si trovavano, invece il leader del mondiale Di Meglio e l’italiano Simone Corsi, attardato da un fuori pista nei primi giri. Quando cadono le prime gocce di pioggia, il primo a farne le spese è proprio l’inglese Smith, caduto ma comunque in grado di rialzarsi e raggiungere la pit lane con la propria moto: la bandiera rossa esposta, gli consente di ripartire nella seconda manche. Nella seconda parte di gara, di soli 5 giri, si assiste ad una vera e propria volatona, con cinque piloti a giocarsi il podio: la spunta Talmacsi, che si mette alle spalle Olive, il nostro Simone Corsi, Cortese e Smith. Grazie al podio e la 7° posto di Di Meglio, Simone Corsi recupera punti importanti in classifica.

Ordine d’arrivo classe 125
1 G. Talmacsi (Hun-Aprilia)
2 J. Olive (Spa-Derbi) + 0”128
3 S. Corsi (Ita-Aprilia) + 0”255
4 S. Cortese (Ita-Aprilia) + 0”340
5 B. Smith (Gbr-Aprilia) + 0”425
6 E. Rabat (Spa-KTM) + 0”568
7 M. Di Meglio (Fra-Derbi) + 0”846
8 A. Iannone (Ita-Aprilia) + 0”928
9 N. Terol (Spa-Aprilia) + 1”438
10 R. De Rosa (Ita-KTM) + 2”

La classifica

1 Mike Di Meglio FRA 41
2 Simone Corsi ITA 125
3 Joan Olive SPA 94
4 Gabor Talmacsi HUN 93
5 Nicolas Terol SPA 82
6 Stefan Bradl GER 81
7 Pol Espargaro SPA 75
8 Bradley Smith GBR 66
9  Sergio Gadea SPA 49
10 Sandro Cortese GER 58