Ultime tre gare e tre vittorie. Il bilancio per Stoner e la Ducati, in questo scorcio di stagione, è esaltante: la vetta della classifica è ormai vicina: «Non era cosi che volevo agguantare la prima posizione. La caduta di Dani ci ha facilitato la gara, ma lui aveva un ritmo pazzesco. Dopo la caduta di Pedrosa ho preso il mio ritmo e mi sono avvantaggiato giro dopo giro. Grazie a tutto il team, è bello avvicinarsi nuovamente alla vetta della classifica». Il bilancio della stagione, al momento, è del tutto positivo: «Le prime dieci gare sono state un misto di alti e bassi. Poi ci siamo sistemati lavorando. E’ stato bello aver vinto in tre circuiti diversi, in condizioni diverse. Abbiamo trovato delle buone messe a punti, anche se c’è ancora da lavorare per completare la rimonta».



Il secondo posto conquistato in Germania da Rossi ha un grande valore e lo riconosce anche il campione di Tavullia: «Sono contento per il mondiale, ma mi dispiace per Dani. La cosa positiva è che siamo in testa. Nei primi giri ho perso tanto, ma Stoner comunque era più veloce di me e non credo che lo avrei ripreso. Il secondo posto? Bene, oggi era il massimo che potevamo fare. Speriamo a Laguna Seca di partire un po’ più avanti, così faremo meno fatica».



Per Chris Vermulen, specialista del bagnato, un podio importante: «Abbiamo avuto delle qualifiche pessime e partendo dalla quinta fila non era affatto facile per me. Non c’era modo di riprendere i primi due, erano troppo veloci per me oggi! Sono comunque  molto felice di tornare di nuovo sul podi».

E’ raggiante Alex de Angelis per la sua prestazione: il pilota del team Honda Gresini non si aspettava di concludere la gara così avanti: «Considerate le brutte condizioni atmosferiche di oggi, l’ultima cosa che mi aspettavo era di poter lottare per il podio. Chiaramente speravo di poter fare una bella gara, che per me significava arrivare al traguardo tra le prime otto o nove posizioni, quindi il quarto posto, mi riempie di soddisfazione, anche se un bel podio non mi sarebbe dispiaciuto. Alla fine ho tentato di conquistare il podio, ma sono stato ostacolato durante il doppiaggio di Elias: sia io che Vermeulen abbiamo dovuto cambiare traiettoria per capire cosa poteva succedere. Peccato, nel T3 ero velocissimo e prima della lunga discesa avrei potuto provarci. Ad ogni modo sono contento della mia gara perché non ho mai fatto una sbavatura, ho avvertito subito un ottimo feeling guidando molto bene».



Le pagelle

Casey Stoner,  10
Stupisce per come affronta il week end, dalle libere alla gara: come se fosse una passeggiata: nelle prove fa pochi giri e stampa subito tempi da far paura, in gara parte così così, ma recupera e si porta subito in seconda posizione. Certo, se Pedrosa non gli avesse fatto quel bel regalo, forse saremmo qui a parlare di altro. Ma le cose sono andate come sono andate e quando l’australiano è passato al comando, ha dominato in scioltezza, come ci ha fatto vedere da tre gare a questa parte. Disarmante.

Valentino Rossi, 8 
Non riesce a trovare il bandolo della matassa nella messa a punto della sua Yamaha e nelle qualifiche deve accontentarsi di un misero settimo posto in terza fila: viste le sue partenze, non c’è da stare tanto allegri. In gara deve subito recuperare posizioni e questo gli fa perdere del tempo e quando si ritrova secondo, il distacco da Stoner è già di quelli importanti. Come lui stesso ammette, forse contro questo Stoner, non ci sarebbe stato comunque niente da fare: ma non poterlo verificare, è un vero peccato. Il merito di Valentino è quello di aver fatto, comunque, una bella gara in rimonta e , complice la caduta di Pedrosa, di aver riacciuffato la vetta del mondiale. Il sospetto è che la Yamaha di Rossi abbia perso terreno nei confronti di Honda e Ducati e che urgano rimedi efficaci e immediati per affrontare un finale di campionato che si preannuncia insidioso. 

Daniel Pedrosa, 4
Parte in sordina il suo fine settimana, ma in qualifica tira fuori il meglio di se e si piazza alle spalle di Stoner. In gara, sul bagnato, sembra avere qualcosa in più degli altri, parte a razzo e fa il vuoto alle sua spalle: sette secondi in pochi giri rifilati agli avversari. Per uno come “camomillo” che non ha mai gradito la pioggia, tanto di cappello. Rifila un secondo e passa al giro ai suoi avversari, forse si fa prendere dalla cupidigia e dalla voglia di stupire, pensa di fare una gara in solitaria delle sue, sbaglia e cade, gettando al vento l’occasione di allungare in classifica. Dalla sua l’aver osato fare, in condizioni che non predilige, una gara da fenomeno.

Alex De Angelis, 8
Una bella gara quella del sanmarinese, con tanti bei sorpassi, culminata ad un soffio dal podio, in quarta posizione alle spalle di uno specialista del bagnato come Vermulen. Unico neo la pessima prova in qualifica, che lo relega in quarta fila: fosse partito un po’ più avanti in griglia, avrebbe potuto avere più chance per la conquista di un posto sul podio.

Jorge Lorenzo, 5
La sua gara dura pochissimo: finisce subito a gambe all’aria. Dopo un avvio di stagione promettente, le cadute rimediate e le conseguenze fisiche sembravano averlo condizionato. Il Sachsering avrebbe dovuto sancire la ripresa. La pioggia a rimandato tutto alla prossima.

Colin Edwards, 5
Viaggiava nella sua posizione preferita, la quinta, ma la pioggia oggi ha tradito anche lui, interrompendo la serie di risultati utili che durava da tempo. Partito dalla prima fila ha ceduto posizioni, ma il quinto posto sembrava alla sua portata. Peccato.

Loris Capirossi 8
Un vero lottatore Loris: alle prese con il braccio dolorante, se ne infischia delle condizioni che suggerirebbero di tirare i remi in barca (immagine appropriata visto le condizioni della pista), lotta sino alla fine e si porta a casa un bel settimo posto.

Andrea Dovizioso 7

Si ritrova addirittura secondo alle spalle di Pedrosa, poi, mano a mano, deve cedere il passo ai suoi avversari messi meglio di lui sul bagnato, la caduta di Edwards gli regala un quinto posto tutto sommato meritato.

Silvan Guintoli, 7
Porta la sua Ducati Alice fino al sesto posto finale, lui che, in questa stagione, era abituato a mangiar polvere nelle retrovie in compagnia di Meandri & Co. Con la pioggia che ha livellato un po’ i valori in campo, si è preso la sua bella soddisfazione.

Marco Melandri, 6

Partiva da dietro e si è ritrovato in settima posizione, tenendo un ritmo non male. La caduta l’ha riportato con i piedi per terra a meditare sulla sua non certo invidiabile situazione. Ci ha tentato, e per questo si merita un bel sei. Tanti, nella sua situazione, avrebbero già alzato bandiera bianca.

(Maurizio Saporiti)