Non c’è due senza tre, si diceva. E così è stato. A Misano, nel gran premio di San Marino, Casey Stoner, dopo Laguna Seca e Brno, cade ancora e regala la vittoria e, probabilmente, il mondiale a Valentino Rossi che con il risultato di oggi, porta a 75 le lunghezze di vantaggio nei confronti del pilota della Ducati. E pensare che nel warm-up del mattino, ancora una volta, Casey e la sua Ducati avevano mostrato un passo di gara disarmante, girando costantemente sette-nove decimi sotto i tempi di tutti gli altri. Ma la gara, dicevamo, è un’altra storia, e così è stato. Parte bene Stoner, con Pedrosa che ha la meglio su Rossi: Valentino forza, nel tentativo di passare subito la Honda dello spagnolo, prendendosi una bella imbarcata e perdendo decimi preziosi. Si rifà sotto a Pedrosa e lo passa nel corso del secondo giro, mettendosi alla caccia della lepre Stoner: i due girano quasi sugli stessi tempi mantenendo il divario nell’ordine dei tre secondi. Intanto, alle spalle dei due, Lorenzo e Elias passano Pedrosa. Il fattaccio, però, arriva nel corso dell’ottavo giro, quando Stoner scivola e cade ancora come già gli era successo nei due Gp precedenti, con la differenza che qui, come nel Gp della Repubblica Ceca, rispetto a Laguna Seca non gli riesce di rialzare la moto e di riprendere la gara. Deve abbandonare e mettere in casella un bel zero punti. Ora si farà un gran parlare di pressione psicologica, di mano con microfrattura e via dicendo. Vedremo. Rossi ha via libera e va a vincere il suo terzo Granpremio consecutivo, ottenendo la vittoria n° 68 nella classe regina che lo porta a condividere con il mitico Ago la speciale classifica di tutti i tempi. Insieme a Valentino, sul podio salgono Jorge Lorenzo, con la Yamaha gommata Michelin, che, dopo quattro mesi di calvario passati tra infortuni vari e problemi tecnici, riassapora il gusto del podio e Elias che si riconferma, dopo il secondo posto a Brno, con la Ducati. Pedrosa, con l’unica Honda HRC ufficiale, dopo il forfait di Hayden, deve accontentarsi del 4° posto. Buone anche le prestazioni di Vermulen, 5° e Capirossi 7° con le Suzuki con il nuovo telaio, di Toseland 6° con la Yamaha del team Tech3 e di Dovizioso 8°. Out De Angelis, caduto nei primi giri come De Puniet, mentre Nakano, con la Honda ufficiale del team Gresini, dopo un buon avvio, perdeva progressivamente posizioni, forse a causa del deterioramento degli pneumatici, concludendo con un modesto 12° posto, alle spalle anche di Melandri e Guintoli.



Valentino Rossi non nasconde la sua gioia, manifestata ai numerosi tifosi sulle tribune nel giro d’onore e con baci e abbracci agli uomini del suo box: «Nei giorni scorsi avevo visto che Agostini era un po’ dispiaciuto, oggi invece l’ho visto sorridente, mi ha dato il suo appoggio e ho vinto. Sono partito bene, ma Pedrosa mi ha superato e ho perso un sacco di tempo: Stoner volava, poi ho ripreso il mio passo, l’ho visto scivolare e allora è andata bene».



Lorenzo torna a gustare il podio dopo un periodo buio: «Alla fine abbiamo ottenuto un risultato, dopo quattro mesi di crisi, con gli pneumatici Michelin che ultimamente non andavano bene. In questa pista sono migliorate molto e si sono visti i risultati: a un certo punto volevo prendere Valentino, ma rischiare di più era impossibile»

Si ripete, Toni Elias, dopo il secondo posto ottenuto a Brno, alle spalle di Valentino: «Abbiamo lavorato bene, abbiamo iniziato con tanti problemi, sabato abbiamo fatto una buona qualifica, il premio per me è il podio, sono contento»

Ordine d’arrivo MotoGP



1 Valentino Rossi (Ita-Yamaha) 44’41”884
2 Jorge Lorenzo (Spa- Yamaha Fiat) + 3”163
3 Toni Elias (Spa-Ducati Alice Team) + 11”705
4 Dani Pedrosa (Spa- Honda Repsol) + 17”470
5 Chris Vermeulen (Aus-Suzuki) + 23”409
6 James Toseland (Gbr-Tech 3 Yamaha) + 26”208
7 Loris Capirossi (Ita-Suzuki) + 26”842
8 Andrea Dovizioso (Ita-Honda Jir) + 27”591
9 Marco Melandri (Ita-Ducati) +33”169
10 Colin Edwards (USA-Yamaha Tech 3) +36”529
11 Sylvain Guintoli (Fra-Ducati Alice Team) + 42”081
12 Shinya Nakano (Jpn-Honda Gresini) + 43”808
13 Antony West (Aus- Kawasaki) + 54”874
14 John Hopkins (USA-Kawasaki) +55”154

La classifica
1 Valentino Rossi ITA 262
2 Casey Stoner AUS 187
3 Dani Pedrosa SPA 185
4 Jorge Lorenzo SPA 140
5 Andrea Dovizioso ITA 118
6 Chris Vermulen AUS 110
7 Colin Edwards USA 108
8 Shinya nakano JPN 87
9 Loris Capirossi ITA 86
10 James Toseland GBR 85
11 Nicky Hayden USA 84
12 Toni Elias SPA 82
13 Alex De Angelis RSM 49
14 Marco Melandri ITA 48

Classe 250

Un freddo e calcolatore Alvaro Bautista, conquista il Granpremio di San Marino classe 250, in una gara mozzafiato che ha visto uscire di scena parecchi big. Il primo a farne le spese è il finlandese Kallio, che va giù dopo un contatto con il proprio compagno di scuderia Aoyama. Poi tocca a Pasini, in lotta con Barbera e anche a Simoncelli: quest’ultimo, nelle fasi finali della gara, in lotta sempre con Barbera, scivola, si rialza e chiude in sesta posizione,alle spalle di un ottimo Locatelli e di Simon, approfittando così solo metà del passo falso di Kallio. Alle spalle di Bautista, ora terzo in classifica generale, salgono sul podio, nell’ordine, il sempre più positivo Takahashi e il coriaceo Barbera.

La classifica iridata
1 Marco Simoncelli ITA 190
2 Mika Kallio FIN 164
3 Alvaro Bautista SPA 163
4 Hector Barbera SPA 142
5 Alex Debon SPA 139
6 Mattia Pasini ITA 117
7 Yuki Takahashi JPN 115
8 Hiroshi Aoyama JPN 101
9 Thomas Luthi SWI 95
10 Julian Simon SPA 83
11 Roberto Locatelli ITA 72

Classe 125

Il campione del mondo Gabor Talmacsi si impone davanti all’inglese Bradley Smith e all’italiano Simone Corsi che, approfittando della caduta di Mike Di Meglio, si avvicina a quest’ultimo in classifica generale. Talmacsi e Smith fanno subito il vuoto, mentre alle loro spalle, si accende una bella lotta per il terzo posto tra Corsi, Di Meglio, Bradl e Olive. All’ultimo giro, Corsi supera Olive che, nel tentativo di recuperare la terza piazza, cade. In quarta posizione, sotto la bandiera a scacchi, transita Marquez, seguito da Terol e da Iannone.

La classifica iridata
1 Mike Di Meglio FRA 186
2 Simone Corsi ITA 158
3 Gabor talmacsi HUN 147
4 Stefan Bradl GER 126
5 Joan Olive SPA 114
6 Nicolas Terol SPA 113
7 Bradley Smith GBR 109
8 Sandro Cortese GER 86
9 Pol Espargaro SPA 83
10 Andrea Iannone ITA 77

(Maurizio Saporiti)