Non ci sono segni di inversione di tendenza per il trend negativo che attanaglia il mercato automobilistico europeo. Anche ad agosto (dati diffusi dall’ Acea) le immatricolazioni di nuove autovetture in Europa (27 paesi Ue più quelli Efta) sono state 805.839, con un calo del 15,6% rispetto allo stesso mese del 2007. Con 1.258.701 immatricolazioni flessione anche nel mese di luglio (-7,3%). La crisi ha inevitabilmente riguardato anche il mercato italiano, con un calo, rispettivamente del 26,4% ad agosto (77.156 immatricolazioni) e del 10,9% a luglio (190.889 immatricolazioni).
Secondo l’ Associazione dei costruttori europei di auto, l’andamento negativo del mercato a luglio ed agosto non è altro che l’effetto del generale peggioramento della fiducia dei consumatori (crisi economica mondiale) e del caro-petrolio. A luglio, nei principali mercati dell’Europa occidentale il segno positivo è stato ad appannaggio della sola Germania (+1,5%), mentre il mercato francese è rimasto stabile e quello italiano, britannico e spagnolo hanno registrato cali, rispettivamente del 10,9%, del 13% e del 27,5%. Ma anche per nuovi Stati membri le cose non sono andate poi tanto bene: tra i maggiori quattro mercati solo la Repubblica Ceca ha ottenuto risultati positivi rispetto allo scorso anno (+12,0%), mentre ad agosto, in Europa occidentale solo il Portogallo ha segnato un aumento di vendite (+4,8%). Segni negativi pesanti per la Spagna (-41,3%) mentre non vanno molto meglio Italia (-26,4%), Gran Bretagna (-18,6%), Germania (-10,4%) e Francia (-7,1%).
Per il Gruppo Fiat, in Europa, il calo delle immatricolazioni è stato del 13,1% ad agosto e del 1,6% a luglio rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Le immatricolazioni, ad agosto in Europa (15 paesi Ue più quelli Efta) sono state di 51.434 autovetture, mentre a luglio il gruppo torinese aveva contato 99.394 immatricolazioni. Nonostante i dati negativi in linea con il mercato generale dell’auto, la quota di mercato del gruppo torinese sale al 7,2% ad agosto (6,9% ad agosto di un anno fa). In crescita per il gruppo torinese anche la quota di luglio, attestatasi all’8,5% dall’8,1% di luglio 2007.
Periodo sempre più nero per il mercato dell’usato. Secondo i dati diffusi dall’Aci, in agosto sono crollate le radiazioni delle autovetture, che hanno fatto segnare -25,4% rispetto allo stesso mese del 2007 e -17,6% da inizio anno. In flessione anche il mercato delle auto di seconda mano: -18,2% ad agosto, con una flessionee del 2,2% da gennaio. “La stagnazione del mercato automobilistico che si protrae ormai da diversi mesi – ha dichiarato il presidente dell’Aci, Enrico Gelpi – incide pesantemente sul processo di ammodernamento del parco veicolare italiano, oggi sempre più obsoleto. Un maggior numero di veicoli vecchi in circolazione ha effetti negativi per l’ambiente, per la sicurezza stradale e per le tasche degli automobilisti, costretti a spese più elevate per la manutenzione e per i maggiori consumi di carburante, che già oggi incidono per il 40% sui costi di esercizio. Per dare vigore alla sostituzione dei veicoli vecchi con auto più efficienti – ha concluso Gelpi – serve una nuova politica di incentivi economici anche per l’acquisto di autovetture usate Euro 4”.
Ad agosto sono state eliminate dalla circolazione 88.816 autovetture contro le 119.082 dello stesso periodo del 2007. Inoltre, il 31,4% delle vetture radiate dall’inizio dell’anno sono Euro 0, il 29,4% Euro 1, il 23,9% Euro 2, il 12,6% Euro 3 e il 2,7% Euro 4.
(Maurizio Saporiti)