L’ultimo appuntamento stagionale della F1 ha visto salire sul podio i principali protagonisti di questa annata particolare: Red Bull e Brawn GP. Sebastian Vettel ha vinto il Granpremio di Abu Dhabi, il primo nella storia della F1 che si correva negli Emirati Arabi sul nuovo tracciato di Yas Marina. Il tedesco della Red Bull ha preceduto sotto la bandiera a scacchi il compagno di scuderia Mark Webber e le due Brawn GP del campione del mondo Button e di Rubens Barrichello. L’esito della gara, ben poco spettacolare, è stato incerto solo per una ventina di giri: al via Hamilton riusciva, grazie al kers, a mantenere agevolmente il comando davanti alle due Red Bull e alle Brawn GP di Button e Barrichello e subito il gruppetto faceva il vuoto alle lorosue spalle. Al primo pit stop Hamilton riusciva a rimanere davanti a Webber ma non a Vettel, rimasto in pista, rispetto all’inglese, due giri in più. Ma a questo punto l’inglese della McLaren era costretto a ritirarsi a causa di un problema ai freni: era lo stesso box a far rientrare il pilota per evitargli di correre rischi inutili. A Vettel, a quel punto, è bastato controllare la gara e andare a vincere agevolmente il suo quarto gran premio stagionale. Pochi sorpassi, dunque, e poche emozioni: a parte Button che nelle ultime tornate si ritrovava a ridosso di Webber in difficoltà con la sua Red Bull. Nel giro finale Button cercava di sferrare l’attacco ma Webber teneva duro e per ben due volte riusciva a rintuzzare i tentativi del pilota inglese, ricordatosi improvvisamente di essere il nuovo campione del mondo. Addio malinconico quello della Ferrari da questa stagione: Kimi Raikkonen, nonostante l’abbandono di Hamilton non è andato più in la del dodicesimo posto (partiva con l’undicesimo tempo) finendo alle spalle anche di Kovalainen (partito quindicesimo), senza riuscire così a dare i punti necessari alla Rossa per scavalcare al terzo posto la McLaren nella classifica costruttori. Peggio ha fatto Giancarlo Fisichella sedicesimo al traguardo dopo essere partito in ultima posizione sulla griglia di partenza: per lui anche una penalità per aver percorso la pit lane a velocità eccessiva. Come aveva detto Montezemolo, per fortuna che quest’annata è finita. Buona, invece, la prova di Kobayashi che ha portato la sua Toyota in zona punti (6°) pur essendo partito dodicesimo. A punti anche Heidfeld (BMW), Trulli (Toyota) e Sebastien Buemi (Toro Rosso)

La Gara

1 Sebastian Vettel (GER-Red Bull) 1h40’55”230

2 Mark Webber (AUS-RBR-Renault) + 17”800

3 Jenson Button (GBR-Brawn-Mercedes) + 18”400

4 Rubens Barrichello (BRA-Brawn-Merc.) + 22”700

5 Nick Heidfeld (GER-BMW Sauber) + 26”200

6 Kamui Kobayashi (JPN-Toyota) + 28”300

7 Jarno Trulli (ITA-Toyota) + 34”300

8 Sebastien Buemi (FRA-Toro Rosso-Ferrari) + 41”200

9 Nico Rosberg (GER-Williams) 45”900

10 Robert Kubica (POL-BMW Sauber) + 48”100

11 Heikki Kovalainen (FIN-McLaren-Merc.) + 52”700

12 Kimi Räikkönen (FIN-Ferrari) + 54”300

13 Kazuki Nakajima (JPN-Williams) + 59”800

14 Fernando Alonso (SPA-Renault) + 1’09”600

15 Vitantonio Liuzzi (ITA-Force India) + 1’34”400

16 Giancarlo Fisichella (ITA-Ferrari) + 1 giro

17 Adrian Sutil (GER-Force India) + 1 giro

18 Romain Grosjean (FRA-Renault) + 1 giro

La classifica piloti

1 Jenson Button (GBR-Brawn-Mercedes) 95

2 Sebastian Vettel (GER-Red Bull) 84

3 Rubens Barrichello (BRA- Brawn-Mercedes) 77

4 Mark Webber (AUS-RBR-Renault) 69.5

5 Lewis Hamilton (GBR-McLaren-Mercedes) 49

6 Kimi Raikkonen (FIN-Ferrari) 48

7 Nico Rosberg GER-Williams-Toyota) 34.5

8 Jarno Trulli (ITA-Toyota) 32.5

9 Fernando Alonso (SPA-Renault) 26

10 Timo Glock (GER-Toyota) 24

11 Felipe Massa (Ferrari) 22

12 Heikki Kovalainen (McLaren-Mercedes) 22

13 Nick Heidfeld (GER-BMW Sauber) 19

14 Robert Kubica (POL-BMW Sauber)17

15 Giancarlo Fisichella (ITA-Ferrari) 8

16 Sebastien Buemi (Swiss STR-Ferrari) 6

17 Adrian Sutil (GER-Force India-Mercedes) 5

18 Kamui Kobayashi (JPN-Toyota) 3

La classifica costruttori

1 Brawn-Mercedes 172

2 Red Bull-Renault 153.5

3 McLaren-Mercedes 71

4 Ferrari 70